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L'assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria commenta la situazione sulle autostrade liguri: "Disagi almeno fino al 2025"
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LIGURIA - "Ci aspettiamo peggioramenti nel centro ponente e nel centro levante, con allerta arancione nella val Bormida. I problemi riguarderanno soprattutto l'A6 e in parte l'A26". È questo il commento dell'assessore alla Protezione Civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone sull'allerta neve che insiste in queste ore sulla nostra regione. "È una fortuna se non fa danno - spiega - e speriamo sia così, le precipitazioni sono ad un livello negativo mai visto prima quindi un po' di acqua e un po' di neve farebbero bene al terreno".

Domani mattina la situazione dovrebbe progressivamente migliorare ma potrebbero esserci nuovi peggioramenti mercoledì: "Ci saranno venti di burrasca da nord almeno fino a metà della mattinata di domani, quando si calmeranno soprattutto a levante. Massima attenzione a questa notte e domattina, la neve è bella ma chi fa protezione civile sa che bisogna sempre vigilare e che l'attenzione per la salute delle persone deve essere massima".

L'assessore commenta anche la situazione delle autostrade: "Se stiamo al piano presentato dai concessionari, loro sostengono che fino al 2025 l'allerta autostradale rimarrà molto alta. Dicono che non siamo più al momento nero, e credo sia vero. Oggi siamo in una fase dove molti interventi sono stati fatti ma paghiamo anni e anni di mancata manutenzione. Fino al 2025 avremo una situazione da bollino rosso, poi avremo una serie di manutenzioni in un'autostrada che rimane cronicamente problematica, in alcuni tratti non c'è la corsia d'emergenza. Non si può abbassare la guardia. Oggi è una giornata pressoché normale ma pochi sono venuti in Liguria, altrimenti parleremmo d'altro". L'assessore sottolinea come il mondo delle manutenzioni sia molto cambiato dopo il crollo del Morandi, per cui in pochi anni si sta cercando di recuperare ciò che non si è fatto per decenni, con perdite inquantificabili e conseguenze per chi viaggia durante il giorno ma anche di notte: "Sulla notte non c'è mai stata capacità di dialogo né da parte dello Stato né da parte dell'autostrada. Di notte si lavora, ci sono i cantieri più impattanti, ma non vengono comunicati nel tavolo di accompagnamento. Se da un lato è giusto che si lavori, perché di notte si circola di meno, per chi viaggia è imbarazzante dover cambiare strada così spesso per le chiusure".

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