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Il piano prevede 127 posti di prima accoglienza, a cui va aggiunto nel periodo invernale, dall’8 dicembre, un sistema di attivazione di luoghi di accoglienza di ulteriori 75 posti
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Genova, 31 gen. – «Il Piano Inverno sta funzionando bene: a oggi ci risultano 145 situazioni monitorate, 111 seguite con interventi di diverso livello di intensità. L’educativa di strada SoStare, che è stata potenziata, con un preciso cronoprogramma, tocca tutte le zone della città per intercettare i bisogni sul territorio, attraverso un’equipe specifica composta da tre operatori, e ovviamente interviene anche su richiesta». Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata in consiglio comunale del consigliere di Vince Genova Angiolo Veroli in merito alle “azioni intraprese dal Comune in relazione all’attuale situazione climatica con particolare riferimento al Piano inverso rivolto alle persone senza fissa dimora in condizioni di estrema povertà”. «Il Patto di sussidiarietà per le persone senza dimora e dai singoli enti del Terzo Settore – ha spiegato l’assessore Rosso – prevede 127 posti di prima accoglienza, a cui va aggiunto nel periodo invernale, dall’8 dicembre, un sistema di attivazione di luoghi di accoglienza di ulteriori 75 posti. Nei locali di vico Chiusone sono stati attivati 25 posti, estesi a 40 dal 25 gennaio: alla data di oggi ci risultano 32 posti occupati su 40. Non ci risulta pertanto mai rifiutata accoglienza a persone che abbiano chiesto un riparo. Inoltre, la Caritas, al Seminario in zona Righi, ha attivato un’ulteriore accoglienza notturna per circa 20 posti. Il Centro di Accoglienza Padre de Foucauld ha attivato, in centro storico, un dormitorio temporaneo da riservare a persone straniere. L’associazione San Marcellino ha ampliato la struttura di accoglienza di Castelletto. Gli ingressi e il monitoraggio del bisogno di accoglienza sono monitorati quotidianamente dalla cabina di regia del Patto Senza Dimora che segnala l’eventuale necessità di ulteriori posti letto. Le segnalazioni provengono regolarmente anche dal centro di Ascolto Banchi di Caritas e dalla Comunità di Sant’Egidio che, pur non rientrando nel Patto Senza Dimora, lavorano in stretto collegamento con la cabina di regia. Presso l’accoglienza di Vico Chiusone vi è la possibilità di ingresso serale così detta “a campanello” per le persone non ancora conosciute».