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I Comuni non possono prorogare le concessioni demaniali marittime ad uso turistico e ricreativo oltre il 31 dicembre 2023 e l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) "condivide questa lettura". Questo il verdetto del Tar della Liguria, che ha emesso trenta sentenze di "improcedibilità", su altrettanti ricorsi, pubblicate in data odierna, pronunce che ribadiscono la validità della legge 5 agosto 2022, numero 118, che ha stabilito il termine finale di durata delle concessioni in essere sino al 31 dicembre 2023.

Due dei trenta ricorsi erano stati presentati dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) contro gli atti con cui i comuni di Sarzana e Portovenere avevano in passato aperto la possibilità di proroghe sino al 31 dicembre 2033. "La questione inerente alla necessità di applicare o disapplicare la normativa nazionale di proroga (legge 145/2018) sino al 2033 e, dunque, alla sua compatibilità con il diritto europeo ed al principio del suo primato, non è più rilevante - si legge nella sentenza - in ragione del suo superamento operato tramite l'introduzione della nuova disciplina interna. La stessa Autorità ricorrente, con la memoria depositata il 31 ottobre 2022 per l'udienza pubblica, ha mostrato di condividere questa lettura".

L'Agcm aveva censurato gli atti con cui i Comuni di Sarzana e Portovenere avevano preso atto dell'estensione della durata/validità delle concessioni demaniali marittime fino al 2033, come disposto dalla legge n. 145 del 2018.

Gli altri 28 ricorsi al Tar della Liguria, giudicati anch'essi "improcedibili". erano stati presentati da titolari di stabilimenti balneari, società sportive, bar e ristoranti che negli scorsi anni avevano chiesto ai Comuni di Genova, Sori, Rapallo, Lavagna, Chiavari, Moneglia, Monterosso proroghe delle concessioni demaniali marittime sino al 2033.

"Sono stati rilevati d'ufficio - conclude il Tar - profili di rito inerenti la possibile improcedibilità di ricorsi per sopravvenuta carenza d'interesse, dovuta a sopravvenienza normativa; le amministrazioni comunali saranno tenute a conformarsi al nuovo dettato legislativo".