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Si è concluso con un altro successo il trittico di eventi preliminari organizzati al Great Campus di Erzelli per la presentazione della Strategia Digitale della Liguria. All’evento, dedicato a logistica e sistemi per il cittadino, ambiente, territorio ed energia hanno preso parte circa 400 persone in presenza, oltre a un migliaio collegato in streaming.

Camion smart in grado di comunicare all'autista il traffico ai varchi portuali. Bolle di carico smaterializzate con tecnologia blockchain. Una mappa regionale delle aree dove si possono installare impianti di produzione di energia rinnovabile e delle comunità energetiche. 

Sono solo alcuni dei tanti progetti presentati e lanciati nell'ambito della terza giornata di presentazione del piano di Strategia digitale della Liguria.

Logistic Digital Community, avviato nell’ottobre 2021 da Conftrasporto-Federlogistica Consorzio Global, è uno di questi. Davide Falteri, vicepresidente nazionale Federlogistica. "C'è la forte esigenza di rendere ancora più digitale il nostro settore. Il porto di Genova è strategico per l'Italia intera e quindi se migliora ne hanno benefci in tanti.. Gli anelli della filiera sono già digitalizzati ma hanno bisogno di trovare un protocollo di comunicazione e c' la necessità di rendere dematerializzato il flusso di documenti cartacei. L’automazione è la chiave per rendere più efficienti i processi logistici".

Uno dei progetti in cantieri riguarda la possibilità che i camion diventino sempre più smart. Massimo Giacchetta, presidente CNA LIguria: "L'idea del progetto nasce all’interno di tre associazioni di categoria CNA, Trasporto Unito e Lega delle Cooperative che rappresentano gran parte del mondo dell'autotrasporto. Mondo che ha due necessità la prima è quella di avere dei mezzi sempre più sostenibili e su questo c’è un grosso impegno da parte dell’azienda autotrasporto verso la conversione delle fonti prima verso le leggi e poi un domani verso la modalità perché intanto l’auto trasporto su gomma rappresenta il cuore del trasporto delle merci soprattutto le merci containerizzate. Il sistema portuale ligure è il sistema di riferimento per le industrie manifatturiere di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto rappresentano il 53% del commercio  verso l'Europa. L'88% delle merci viaggia su gomma. Ecco perché deve essere un sistema sicuro e affidabile dove non ci sia soltanto una cabina dove c’è un autista che gira un volante ma deve diventare un laboratorio che produce e trasmette dati. Dati che riguarderanno il il flusso del viaggio, quindi i cantieri in autostrada, le condizioni meteo, la situazione ai varchi ed eventuali blocchi".