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Per l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) Liguria e Toscana sono ancora le uniche due regioni italiane che presentano uno "scenario di severità idrica alta". In tutta la regione precipitazioni ben al di sotto della media
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LIGURIA - La grande sete continua in Liguria anche in questo autunno. Per l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) Liguria e Toscana sono ancora le uniche due regioni italiane che presentano uno "scenario di severità idrica alta". Di fatto manca l'acqua. In poche parole per l'Ispra la situazione attuale fa emergere un quadro in cui "prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata".

Le poche piogge delle scorse stagioni hanno portato a un'estate di restrizioni da Ventimiglia a Sarzana con tanti comuni costretti ad adottare misure di emergenza per risparmiare il prezioso bene. A livello territoriale emerge come ancora oggi la situazione presenti una situazione di estrema siccità (livello massimo) per La Spezia, molto siccitoso per Genova e Savona e moderatamente siccitoso per Imperia

Analizzando i dati delle precipitazioni forniti da Arpal il quadro che esce è impietoso. Le medie fanno riferimento al periodo tra gennaio ottobre degli anni compresi tra il 1961 e il 2010. A Imperia a fronte di una media annua di precipitazioni di quasi 700mm in questo 2022 non si arriva a 250mm. Peggio ancora la situazione a Genova dove la media è di 1250mm all'anno e quest'anno i valori sono al di sotto dei 250mm. Alla Spezia a fronte di una media di quasi 1500mm in questo 2022 siamo appena a 300mm. Calo meno evidente ma ben presente anche a Savona: a fronte di una media di 900mm quest'anno siamo appena a 400mm. 

Una situazione che si rispecchia anche guardando i livelli idrometrici dei principali torrenti e rivi della Liguria: fino a metà novembre inoltrato sono tutti ampiamente al di sotto dei livelli di guardia minima.

In estate per la Liguria è arrivato il riconoscimento per lo stato di emergenza per la siccità. Dalla Regione sono stati individuati 54 interventi di primaria importanza utili a creare infrastruttura che possono limitare lo spreco di acqua. Sono stati stanziati a livello regionale di 5,7 milioni di euro. Di questi 1.409.680 euro per il territorio savonese e in particolare per i Comuni di Albisola Superiore, Altare, Carcare, Cengio, Dego, Millesimo, Savona, Spotorno, Stella, Varazze.

E ancora 1.740.320 euro per il territorio spezzino e in particolare per i Comuni di Calice al Cornoviglio, Riccò del Golfo, Sarzana, Arcola, Vernazza per un totale di sei interventi e 2.330.000 euro per il territorio imperiese e in particolare per i Comuni di Andora, Borghetto d’Arroscia, Camporosso, Diano Arentino, Diano Marina, Diano San Pietro, Dolceacqua, Imperia, Pontedassio, Rezzo, Sanremo, Stellanello, Taggia, Vasia, Vessalico.

Una lunga serie di interventi di potenziamento della rete esistente e nuovi lavori. Tra questi ci sono operazioni di installazione di nuovi serbatoi lavori sulle tubature, rifacimento e ripristino di pozzi, trivellazioni di nuovi pozzi, interconnessioni tra acquedotti e non solo.