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I maggiori studiosi sostengono le origini genovesi del navigatore ma nel corso del tempo sono stati tanti i comuni che ne hanno rivendicato i natali. Ma anche dall'estero riportano documenti sulle origini dello scopritore dell'America
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GENOVA - Sono passati 530 anni esatta dalla scoperta dell'America. Era il 12 ottobre 1492 quando Cristoforo Colombo mise piede (a sua insaputa) nel nuovo mondo. Fu anni dopo Amerigo Vespucci a capire quelle terre non erano l'Asia ma un continente non conosciuto dagli europei.

La storia ha assegnato quella scoperta al navigatore Cristoforo Colombo. 530 anni dopo Genova e la Liguria celebrano l'impresa di Colombo. Il 3 agosto del 1492 la Niña, la Pinta e la Santa Maria salparono da Palos in Andalusia. Colombo guidò la spedizione a bordo della Santa Maria: in tutto circa novanta uomini imbarcati nelle tre caravelle. Oltre due mesi dopo, il 12 ottobre, l'arrivo in un'isola dell'arcipelago delle Bahamas, battezzata poi da Colombo San Salvador come segno di riconoscenza (e salvezza) della sua spedizione.

Ma uno dei più grandi temi di discussione è quello legato alle origini di Cristoforo Colombo. Il suo punto geografico di nascita fa gola a tanti per l'importanza che nella storia ha avuto il navigatore. Delle sue origini si sa che Colombo era il primogenito di quattro figli di Domenico Colombo e Susanna Fontanarossa che gestivano una piccola azienda tessile e poi un negozio di vini e formaggi dopo il trasferimento a Savona.

Dall'Italia alla Spagna al Portogallo ma anche la Polonia a la Francia rivendicano la paternità territoriale del navigatore più famoso del mondo.

I maggiori ricercatori concordano sul fatto che Colombo fosse genovese e che la sua casa natale si trovava in vico Diritto di Ponticello angolo via Dante nel quartiere Portoria ma che venne poi distrutta da un bombardamento francese verso la fine del 1600.

Tuttavia nella disputa rientrano anche tanti altri comuni della Liguria. Primo fra tutti Cogoleto che rivendica i natali di Colombo così come altri che nel tempo si sono susseguiti: è il caso di Chiusanico nell'imperiese, di Savona, di Albissola Marina, di Moconesi ma anche di piccoli comuni dell'alessandrino, del piacentino e addirittura oltre mare dove anche in Sardegna, a Sanluri, hanno sostenuto la presenza di documenti che attestavano le origini del navigatore che ha scoperto l'America.

Poi è stata la Spagna (per cui lavorava Colombo) a rivendicarne i natali così come il Portogallo e addirittura la Polonia che riteneva Cristoforo il figlio del re Ladislao III. E poi c'è la Francia, anzi la Corsica con Calvi a sostenere le origini corse di Colombo. 

Di certo si sa che Cristoforo Colombo nacque tra il 26 agosto e il 31 ottobre del 1451 e morì in Spagna, a Valladolid il 20 maggio del 1506 all'età di 55 anni in seguito a quello che fu un probabile attacco di cuore. Il padre Domenico Colombo nacque a inizio 1400. All'epoca non vi erano i dati sulla registrazione di nascita introdotti solo dopo il Concilio di Trento di metà 1550. I documenti attestano i suoi primi atti ufficiali a Moconesi val Fontanabuona. Cristoforo per omaggiare il padre chiamò una delle terre da lui scoperte Santo Domingo.

La madre del navigatore invece si chiamava Susanna Fontanarossa la cui nascita è collocata tra la val Bisagno e la val Trebbia con alcuni documenti che attesterebbero l'origine nell'odierno quartiere di Quezzi. 

 

 

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