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Gli amministratori condominiali chiedono al nuovo governo interventi strutturali e prezzi calmierati
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Sarà un inverno di rincari anche per le bollette condominiali per il riscaldamento delle abitazioni: ancora non è chiaro di quanto i conti aumenteranno, ma si prevede un raddoppio se non un triplicamento delle tariffe.

L'associazione degli amministratori condominiali è preoccupata e, oltre a organizzare campagne di sensibilizzazione al risparmio per i condomini, chiede al nuovo governo interventi infrastrutturali per risolvere il problema.

Spiega a Primocanale Andrea Busanelli, presidente Anaci Liguria: "Gli aumenti del gas di questi ultimi mesi nei condomini non si sono ancora visti perché i riscaldamenti non sono ancora accesi e in realtà questo effetto è sul piatto ma nessuno lo ha ancora toccato con mano. Diversamente da altri settori dove già molto spesso si vedono bollette raddoppiate se non triplicate: questo accadrà anche nei condomini, noi da mesi abbiamo cercato di fare preventivi congrui o quanto meno di cercare il più possibile di indovinare quale potrebbe essere il prezzo".

"In realtà - continua Busanelli - l'andamento del prezzo è stato ballerino, diventa difficile capire quanto effettivamente sarà il costo ma sicuramente gli aumenti ci saranno e saranno importanti. C'è chi parla di raddoppio, chi di una triplicazione dei costi".

Per questo da circa un mese Anaci porta avanti una campagna chiamata "Riscaldamento consapevole" nella quale si danno consigli a tutti i condomini per cercare di utilizzare correttamente gli impianti di riscaldamento nelle nostre case, soprattutto le valvole termostatiche, per cercare di mitigare un aumento dei costi.

Ci sono poi le richieste di Anaci Liguria ai nuovi parlamentari: "Il tema è calmierare il costo delle bollette, ci devono essere interventi strutturali per mitigare il costo. Mandare i dipendenti in smart working? Va bene ma significa spostare il problema dalle aziende alle case private". 

Il rischio è che aumenti anche il numero dei condomini morosi. "C'è una percentuale di morosità che storicamente negli ultimi anni si attesta tra il 25 e il 30 per cento, morosità non cronica: sono ritardi che poi in qualche maniera rientrano. La morosità vera e difficilmente recuperabile è intorno al 15 per cento circa ai costi attuali. Nel momento in cui il costo del riscaldamento raddoppia questo è un tema che mette in difficoltà molte persone", chiude il presidente di Anaci.

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