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A breve, verrà distribuito dallo staff del Parco delle Cinque Terre un depliant con le informazioni e le buone pratiche da attuare per facilitare la schiusa che verranno affisse anche intorno al nido insieme alle informazioni sulla nidificazione già presenti
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GENOVA - Continua l'attività di monitoraggio del nido di Caretta caretta sulla spiaggia di Levanto da parte del “Gruppo ligure tartarughe marine” e dei numerosissimi volontari – oltre 100 - coinvolti che monitorano il nido h24 da un mese e mezzo.

In questi giorni, gli esperti dell'Acquario di Genova e dell'Arpal hanno recuperato i datalogger posizionati a 30 e 50 cm sotto la superficie sabbiosa che hanno registrato i dati relativi a temperatura e umidità utili per comprendere le condizioni ambientali relative alla deposizione e alla successiva schiusa.

In base ai dati raccolti e confrontandosi con i colleghi della Toscana che da anni si occupano delle numerose nidificazioni sul litorale toscano e nello specifico attualmente di un nido registrato una settimana prima di quello ligure, si ipotizza che la schiusa potrebbe avvenire a settembre, probabilmente nella seconda settimana del mese.

È quindi partita la fase preparatoria alla schiusa attraverso un briefing formativo con i volontari, il Comune e la Guardia Costiera. In vista della schiusa, è stata spianata la superficie sabbiosa dell’area del nido in modo da poter individuare più facilmente il cono di schiusa che si forma circa 24 ore prima dell’uscita dei primi esemplari.

La tartaruga che ha nidificato a Levanto si chiamerà 'Alice', il nome scelto da 293 bambini - LA NOTIZIA

Nel momento in cui si formerà il cono, una sorta di avvallamento, verrà creato un corridoio ombreggiato dal nido al mare per proteggere maggiormente i piccoli nella breve strada che dovranno compiere dal nido all’acqua. Il Comune di Levanto sta inoltre verificando la possibilità di diminuire l’illuminazione a partire dalla passeggiata per non confondere le piccole tartarughe e non rischiare di deviarle verso terra invece che recarsi diretti in mare.

A breve, verrà distribuito dallo staff del Parco delle Cinque Terre un depliant con le informazioni e le buone pratiche da attuare per facilitare la schiusa che verranno affisse anche intorno al nido insieme alle informazioni sulla nidificazione già presenti.

Questa di Levanto è la seconda nidificazione di tartaruga marina Caretta caretta in Liguria, dopo la prima nidificazione accertata lo scorso settembre a Finale L.

A seguire passo passo le operazioni per la gestione e la tutela del nido tanti enti ed istituzioni: Acquario di Genova, ARPAL, Associazione Life on the sea ONLUS, Carabinieri, Comune di Levanto, Guardia Costiera, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Università di Genova.

La specie Caretta caretta, tipica delle regioni temperate, nidifica nella stagione estiva. La femmina raggiunge la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e si avvicina alla costa solo per deporre le uova, che vengono deposte nei mesi estivi e schiudono dopo circa 40-60 gg a seconda della temperatura; i piccoli al momento della nascita misurano circa 5 cm e pesano in media 10-20 gr.

In genere le schiuse avvengono di notte, ma può capitare che le piccole tartarughe facciano capolino da sotto la sabbia anche in pieno giorno, come avvenuto in Liguria. Le tartarughe marine in genere depongono le uova nella spiaggia dove sono nate, ma stanno ampliando e modificando i loro areali di nidificazione. A partire dal 2013 infatti sulle coste toscane è stata segnalata e monitorata la schiusa di diversi nidi, in una costa che in precedenza non era mai stata oggetto di questi eventi. I motivi sono principalmente legati al riscaldamento climatico e all’attività di protezione nei confronti di questi rettili che può aver determinato un aumento della popolazione.

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