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Quasi 6mila denunce in più rispetto allo stesso periodo del 2021: quasi il 75% in più
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LIGURIA - Ammontano precisamente a 13.173 i casi di infortuni sul lavoro registrati in Liguria nei primi mesi del 2022: sono dati raccolti da Inail per quanto riguarda il numero di denunce di infortuni sul posto di lavoro, nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 maggio 2022. Numeri alti, troppo alti, in cui si registra un aumento di 5.674 casi in più rispetto allo stesso periodo dell'anno 2021: circa il 75% in più.

Rispetto al solo mese di aprile del 2022, l'aumento è stato del 24,7%, con oltre 2mila denunce in più.

La denuncia arriva dalla Cgil attraverso le parole del segretario generale Maurizio Calà: “Dai dati emerge un aumento significativo degli infortuni sul lavoro che va di pari passo con l’aumento dell’occupazione. Nei primi mesi dell’anno l’occupazione in Liguria è aumentata del 3,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto in settori come commercio e logistica dove il lavoro è precario e maggiormente frammentato”. In questi comparti gli infortuni sono in netto aumento: commercio più 149%, alloggio e ristorazione più 114 per cento, trasporti e logistica più 65 per cento.

“Sono dati nettamente superiori a quelli di settori maggiormente strutturati come le attività manifatturiere (+32%) e le costruzioni (+22%) – prosegue Calà - Da qui la nostra richiesta di implementare maggiormente la capacità di controllo degli organi ispettivi con più risorse dedicate a questa attività, ma anche con risorse destinate a massicce campagne di formazione”.

Scendendo nel dettaglio si osserva come le denunce di infortunio in occasione di lavoro siano state 12.155 e rappresentino il 92,3% del totale, mentre quelle in itinere (casa - lavoro) siano state 1.018 (7,7%).

Scarso il divario di genere: con 6.884 denunce, gli infortuni per le donne rappresentano il 52,3% del totale, con un +127% rispetto al 2021 (+3.856), mentre gli uomini con 6.289 denunce valgono il 47,7% del totale e segnano +40,7% sul gennaio- maggio 2021.

E c'è una costante per quanto riguarda le fasce d'età: il 16% delle denunce di infortunio hanno come fascia di età coinvolta quella tra i 50 e i 54 anni (2.107 denunce su 13.173, la classe di età più numerosa) – sottolinea Marco De Silva, responsabile dell'ufficio economico Cgil - mentre l’aumento maggiore in percentuale è per i giovani dai 15 - 19 anni (+141%), 349 denunce in totale”.

In riferimento agli infortuni covid i dati si fermano ai primi 4 mesi di quest’anno “Siamo a 4.355 denunce totali contro le 2.109 di tutto il 2021 – sottolinea De Silva – e rispetto ai dati complessivi licenziati oggi possiamo desumere che i settori di attività più coinvolti siano quelli della pubblica amministrazione e difesa (+250%) e sanità e assistenza sociale (+226%)”.

Dimezzate nel periodo di riferimento le denunce di infortunio mortale che passano da 8 a 4.