Attualità

Sabato 25 maggio evento gratuito aperto a tutta la cittadinanza
1 minuto e 21 secondi di lettura

E' il compleanno della prima Oasi Wwf della provincia di Genova e la prima Oasi di Italia dedicata all'agricoltura, si trova in località Biscaccia nel comune di Mele e si chiama "Terre dei Bravin".

Il taglio del nastro era avvenuto a maggio 2023 ma sabato 25 maggio sarà accessibile gratuitamente al pubblico. L'appuntamento è alle ore 9.30 a Mele, al bivio per la località Biscaccia. Da lì si raggiungerà l'oasi (con possibilità di parcheggio nei dintorni). Alle 10.30 partirà una visita guidata per scoprire la biodiversità agricola. Tra le specie vegetali tante semenze antiche recuperate da Marco Loconte, contadino genovese. Il pranzo al sacco si svolgerà nei pressi dell'Agriturismo Verdure Naturali, connesso con l'Oasi. Alle ore 14 sono previsti approfondimenti a cura di esperti, dove sarà possibile immergersi nella bioecologia del lupo, nel mondo alato dell'avifauna e nei segreti delle tecniche del fototrappolaggio.

"Si parla di biodiversità coltivata perché l'Oasi è basata sulle semenze dei nostri territori, semenze tradizionali del genovesato e dei territori limitrofi che in questi anni ho iniziato a recuperare. Oggi il focus nell'ambito della ricerca è sui frumenti teneri, principalmente frumenti duri, i cosiddetti grani antichi", spiega a Primocanale Loconte.

Alle “Terre dei Bravin” sventola la bandiera del Panda. Il WWF Genova con orgoglio ne ricorda i motivi: “C'è l'attenzione ad una agricoltura naturale e biologica con la logica del ciclo chiuso, c'è il non utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici, c'è il recupero di antiche semenze locali" - spiega Maura Piaggesi, presidente WWF Genova - Marco utilizza come concime solo il letame dei suoi asini dell'Amiata, non usa rame e zolfo e l'irrigazione è molto contenuta".

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 21 Maggio 2024

Femminicidio Riccò del Golfo, la psicologa: "Pensiamo ai ragazzi, orfani speciali"

Restano da coprire, spiega la psicologa del centro antiviolenza, vuoti ancora troppo ampi nel percorso di violenza