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Quest'anno 39esima edizione. Lo scorso anno la Comunità ha accolto 14mila persone in oltre 50 luoghi
3 minuti e 33 secondi di lettura
di Tiziana Oberti

Un Natale per tutti, nessuno escluso per poter offrire al numero più alto possibile di persone un pranzo di Natale e continuare a sostenere chi vive un momento di difficoltà. C'è questo al centro della campagna lanciata da Primocanale che anche quest'anno affianca la Comunità di Sant'Egidio e che sarà presentata martedì 2 dicembre alle 21 a 'People - Cambia il tuo punto di vista'. Per tutti gli ospiti sarà preparato un pranzo della festa e per ciascuno un regalo nuovo personalizzato. Perché questo sia possibile, c’è bisogno dell’aiuto di tanti. Una puntata dove scopriremo insieme a molti volontari alcune delle realtà di solidarietà gestite dalla Comunità.

Pranzi di Natale per 14mila persone

Lo scorso anno a Natale Sant'Egidio ha accolto nei pranzi di Natale complessivamente 14mila persone in oltre 50 luoghi differenti: dalla basilica dell'Annunziata, ai magazzini del Cotone, passando per RSA e gli istituti penitenziari. Oltre mille sono stati i genovesi che hanno aiutato nel servizio i membri della Comunità trasformando le festività in un abbraccio collettivo contro la solitudine.

Nel corso degli anni, il pranzo di Natale di Sant'Egidio è diventato l'icona di un Natale in cui nessuno è escluso, una sfida complessa in tempi segnati dall’aumento della povertà e della violenza a livello mondiale.

A Genova da 39 anni

Il pranzo di Natale è una tradizione della Comunità di Sant’Egidio da quando, nel 1982, un piccolo gruppo di persone povere fu accolto a tavola nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. A Genova la prima festa si è tenuta nel 1986 nella vecchia sede di Sant’Egidio in via San Luca con una decina di anziani e senza dimora, riuniti per mangiare e celebrare insieme il Natale. L'intuizione del pranzo nasce dal desiderio che nessuno, in questo giorno di festa, sia escluso. Da allora a Natale "il popolo di Sant'Egidio" si riunisce a tavola come una grande famiglia. Chi partecipa al banchetto, con il suo nome e la sua storia spesso dolorosa, è al centro.

Un pranzo di Natale di Sant'EgidioPer aiutare tutte le info sul sito www.santegidioliguria.org

Povertà in Liguria e in Italia: i numeri recenti

Secondo i dati Istat del 2024, in Italia sono oltre 5,7 milioni le persone (9,8%) in povertà assoluta. Le famiglie in questa condizione superano i 2,2 milioni, pari all’8,4% del totale. In Liguria la situazione è leggermente più contenuta, con il 10,8% della popolazione a rischio povertà, in calo rispetto all’anno precedente quando sfiorava il 12,5%. La soglia di povertà per una famiglia di tre persone si aggira tra 1.339 e 1.407 euro al mese.​

Non solo pranzi: le tante iniziative di Sant’Egidio

Oltre ai pranzi natalizi i volontari di Sant'Egidio racconteranno alcune delle attività che ogni giorno, ogni mese dell'anno vengono portate avanti come la mensa che offre pasti caldi a chi vive in condizioni di disagio, la distribuzione di pacchi alimentari a supporto delle molte famiglie con difficoltà economiche. Particolare attenzione è dedicata agli anziani soli, alla 'Scuola della Pace' che promuove integrazione e formazione nelle periferie, e ai progetti internazionali di sostegno nelle zone più fragili come Ucraina e Congo.

Come aiutare

Per aiutare la Comunità di Sant'Egidio a non dire di no a chi chiede aiuto ci sono varie modalità per dare un contribuito.

Sul sito www.santegidioliguria.org è possibile iscriversi per partecipare come volontari ai pranzi, che si terranno in gran parte il 25 dicembre, ma anche nelle giornate immediatamente precedenti o successive.

Sarà, inoltre, possibile sostenere il pranzo con una donazione all’iban IT92Y0501801400000017037243 o portando un regalo nuovo, necessario per ognuno degli ospiti. Si raccolgono, in particolare, sciarpe, foulard, cappelli, guanti, prodotti di cosmesi, profumi, bigiotteria, borse, giocattoli, tavolette di cioccolato, pandori e dolci natalizi. Nei prossimi giorni verranno diffusi i luoghi di raccolta sparsi per il capoluogo ligure.

Tante le vie, insomma, per aiutare, con un piccolo gesto, il grande sogno di un Natale inclusivo, in cui nessuno resti ai margini. "La festa che stiamo preparando – sottolinea Andrea Chiappori, responsabile di Sant'Egidio Liguria – è un messaggio di solidarietà ma soprattutto di pace, in questo tempo attraversato da troppe guerre e da una povertà crescente. Fare un piccolo gesto gratuito di amicizia e di accoglienza è una rivolta alla durezza di un mondo spietato contro i deboli e di contestazione all’indifferenza e alla rassegnazione. Dire “mi importa”, tendere la mano, per noi è il primo passo per costruire una società migliore".

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