
La comunicazione di Amiu che avvisa i cittadini genovesi delle difficoltà di raccolta dovuta a cause esterne per la chiusura temporanea dei luoghi dove poter conferire i rifiuti, viola gli impegni sottoscritti dalla sindaca e da molti consiglieri nel patto con le associazioni dei consumatori". Così le associazioni dei consumatori liguri Assoutenti, Adiconsum, Adoc, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, che chiedono di intervenire con urgenza per risolvere la delicata situazione che si è andata a creare in città.
Rifiuti differenziati, disagi a Genova: Amiu punta il dito sugli impianti esterni - Clicca qui
"I genovesi da oltre 15 anni attendono questo impianto"
Nel patto si leggeva che si sarebbe “realizzato contestualmente un piano industriale che, coinvolgendo le aziende partecipate e di cui il Comune di Genova dispone di un pacchetto azionario, completi il ciclo di attività in house di AMIU con la gestione fine vita del “rifiuto” anche producendo energia tramite pirolisi e trattamento termico. Di fronte alla situazione odierna è indispensabile avviare subito la ricerca di un partner industriale per realizzare un impianto di trattamento finale dei rifiuti, a partire da IREN, azienda più che qualificata nella gestione del ciclo di rifiuti oltreché partecipata dal Comune di Genova – spiegano le associazioni -. I cittadini genovesi da oltre 15 anni attendono tale impianto e non possono più attendere oltre, considerato che si ritrovano anche a pagare tariffe Tari tra le più care d’Italia".
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate