
Dopo oltre 2 anni di servizio continuativo 9 lavoratori rischiano concretamente di perdere il lavoro, e visto il poco preavviso dato dal Comune di Genova alla società appaltante, non poter vedere neppure attivati eventuali ammortizzatori sociali. Questa è la situazione in cui si trovano i 9 lavoratori della Phoenix group srl impegnati da oltre 2 anni nel servizio di guardianaggio presso le postazioni Est ed Ovest della Strada La Superba a seguito dell'affidamento del servizio, rinnovato più volte. Questa mattina si è svolto un presidio dei lavoratori sotto Palazzo Tursi.
Una delegazione insieme ai sindacati ha incontrato l’assessore Emilio Robotti. Tra le ipotesi messe sul tavolo anche quella di una proroga di breve periodo per permettere ai lavoratori di essere ricollocati. Tra le opzioni possibili si cercherà di impiegare i lavoratori della vigilanza nelle aree ex Ilva.
La situazione
Il 25 luglio il Comune ha infatti inviato nota di cessazione del servizio a fare data dal 31 luglio alla società Phoenix group. "Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono grave quanto accaduto, lavoratori che prestano servizio per un appalto del Comune, che hanno maturato l'anzianità necessaria per la clausola sociale richiamata nel disciplinare di gara, senza un tempestivo intervento dell'amministrazione resterebbero dal 1° agosto senza lavoro. Auspichiamo un rapido intervento della Sindaca e dell'assessore competente per porre rimedio all'attuale situazione, dal Comune stesso creata, e garantire così la doverosa continuità occupazionale", spiegano i sindacati.
La posizione del Comune di Genova
“La vicenda dei 9 lavoratori della Phoenix Group è l'ennesimo pasticcio ereditato dalla precedente giunta: già da domani ci attiveremo per trovare con i lavoratori e i rappresentanti sindacali una soluzione definitiva e stabile” dichiara l'assessore al Lavoro e Rapporti sindacali Emilio Robotti in merito alla vicenda dei lavoratori dell'appalto di guardianaggio in scadenza il 31 luglio. “La precedente giunta ha concesso 6 proroghe a un appalto che ha profili di danno erariale – spiega l'assessore Robotti – infatti i lavoratori lavoravano in appalto per il guardianaggio su una strada privata dell'ex Ilva che, durante il periodo di emergenza post crollo del ponte Morandi, era stata aperta al traffico pubblico. Il servizio di guardianaggio dal costo di 30mila euro al mese quindi riguarda ora che la strada viene restituita al privato, di fatto e a tutti gli effetti, una proprietà privata e pertanto l'esborso di denaro pubblico è ben difficilmente giustificabile. Non solo: anche l'utilità del servizio era venuta meno da tempo e già la precedente giunta aveva provveduto a un rinnovo per soli due mesi del servizio, avendo già preso in considerazione la restituzione dell'arteria stradale Superba all'azienda proprietaria. Insomma: una presa in giro, da parte dell'amministrazione precedente, dei lavoratori che oggi legittimamente sono preoccupati per il loro destino. Da parte nostra ci sarà tutto l'impegno per la salvaguardia di questi lavoratori e delle loro famiglie, anche attraverso la ricerca di soluzioni con la proprietà dell'area interessata che potrebbe avere esigenze di tutela della sua sicurezza”.
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IL COMMENTO
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