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di Matteo Angeli
Credit: Bizzi/Federscherma

Gli Europei di Scherma iniziati ieri a Genova stanno ricevendo critiche a livello internazionale per le temperature altissime dentro al Palasport. Le gare sono anche al Jean Nouvel dove almeno le temperature si attestano intorno ai 23.5/24 gradi anche se di regola, per queste manifestazioni, dovrebbero essere garantiti 21 gradi. Ma il problema vero è al Palasport dove atleti, arbitri e qualche spettatore ha subìto e sta subendo pesantemente gli effetti del caldo.
Il fatto è che non c’è alcuna chiarezza su chi debba manutenere e gestire gli impianti  e solo in queste ore si sta correndo ai ripari cercando soluzioni per ridurre le temperature.

Come spesso accade in casi simili via al gioco dello scarica barile tra i vari soggetti coinvolti: Cds il costruttore dell’impianto, il Comune di Genova che ha ricevuto l’impianto in comodato da Cda mesi fa e acquistato definitivamente martedì 10 giugno e Porto Antico.

Le posizioni

Porto Antico chiarisce che non ha mai avuto la gestione dell’impianto del Palasport se non specificamente durante Euroflora quando il Comune glielo ha affidato in submandato. In tale occasione, precisa Porto Antico, sono stati presi come manutentori dell’impianto di condizionamento la ditta che lo ha costruito per CDS ma dalla fine di EUROFLORA non ha piu’ gestito il Palasport. Chiarisce anche, Porto Antico,  che in occasione di questo evento degli Europei  il Comitato organizzatore della scherma ha affidato i “servizi fieristici” a Porto Antico e sarebbe da capire se tale accordo comprenderebbe  anche l’impianto di condizionamento. In ogni caso,  sostiene Porto Antico, l’impianto non sarebbe adeguato per raggiungere le temperature richieste che dovrebbero far abbassare sino a 21 gradi. Il problema e’ che ieri ed oggi si sono superati i 30 gradi! 

Cds, il costruttore di tutto  l’Waterfront una operazione da 500 milioni di euro di cui oltre 200 pubblici, sostiene di aver costruito il Palasport e gli impianti tecnologici, aria condizionata compresa, secondo quanto richiesto in accordo con il Comune. Va ricordato che l’intero progetto vede la firma dello studio Piano.

Cds fa sapere che da gennaio non ha più alcuna gestione degli impianti che sono stati dati in comodato al Comune di Genova in attesa della cessione avvenuta, dopo quattro rinvii, il 10 di giugno.  Ma chi ha in Comune gestito gli accordi con Cds? Come sono stati fatti gli accordi per la gestione della struttura e dell’impiantistica? Che clausole il Comune, l’assessorato allo Sport che era gestito da Alessandra Bianchi hanno inserito a Cds o a Porto Antico? O tutto e’ restato nel limbo e non c’è’ ora una chiara responsabilità’ di chi dovesse manutenere gli impianti e gestirlo durante le manifestazioni? Chi quindi ha causato questo grave danno d’immagine per Genova davanti all’Europa dello sport?

Costruire nuove strutture può essere anche bello ma la gestione, la chiarezza e trasparenza di chi e’ incaricato, i contratti di gestione e manutenzione sono fondamentali se si vogliono  evitare brutte figure internazionali come purtroppo sta avvenendo.

Ora che il Comune è guidato dall’ex vicepresidente del CONI Silvia Salis, che si e’ anche tenuta la delega allo Sport, ci auguriamo che ci sia una immediata presa d’atto di quello che sta accadendo e che vengano presi provvedimenti considerato che, dal 10 giugno, il Palasport è di proprietà’ del Comune di Genova a tutti gli effetti. Dalle notizie che abbiamo avuto pare che nessuno si sia preoccupato di controllare la situazione accendendo l'impianto in tempo per avere il Palasport fresco il giorno dell'inaugurazione. Sembra una utopia trovare un soggetto privato che si prenda in carico l’impianto intero compresi appunto tutti i costi di manutenzione delle parti tecnologiche, vedremo.

Dopo il caso sollevato da Primocanale, la nota del Comune. "Il Comune di Genova  è impegnato e si è messo subito a lavoro  per risolvere la situazione del palasport, intervenendo, sia per migliorare le condizioni dell’impianto centrale, sia aggiungendo condizionatori vicino alle pedane. La temperatura interna ora sta scendendo. La sindaca Silvia Salis ha fatto un sopralluogo prima di pranzo, appena rientrata dal pellegrinaggio alla Madonna della Guardia, per accertarsi di persona della situazione. Tutti i tecnici coinvolti stanno dando il massimo per risolvere il problema

Forse valeva la pena,  come qualcuno aveva suggerito, di non esporre il Palasport a questa prova degli Europei di scherma che si potevano tenere bene anche solo al Jean  Nouvel.  Ma l’immagine, secondo alcuni, imponeva di includere anche il Palasport seppure ancora in un limbo contrattuale che ora sta svelando gli aspetti piu’ negativi: tutti responsabili nessuno responsabile. Solo una gran  brutta figura per Genova.