
Non c’è pace per gli automobilisti ma soprattutto per i pendolari, in primis le migliaia di frontalieri, costretti ad prendere l’autostrada o salire a bordo dei treni il treno per raggiungere il posto di lavoro.
Le situazioni più critiche , complici i cantieri e i lavori di ammodernamento piuttosto che i convogli in avaria, si registrano nell’estremo ponente ligure.
La barriera autostradale di Ventimiglia, più che la porta d’Europa si presenta come una sorta di roulette russa dove camionisti e automobilisti si cimentano costantemente in "Caroselli" evidentemente pericolosi. I treni, sempre a ponete, sembrano invece in via d’estinzione: sai quando arrivi alla stazione di partenza ma non sai se arriverai mai a quella di destinazione.
Ritardi, soppressioni improvvise e guasti alla linea. Non meno impietosa la statica del trasporto pubblico, da anni piaga del territorio. La tratta Andora Ventimiglia, gestita da Riviera Trasporti, é ormai abbandonata al cosiddetto effetto sorpresa. Al momento le uniche corse garantite, se così si può dire, sono quelle adibite al trasporto scolastico ma dalle 13 in poi, si viaggia nel buio più totale. L’esasperazione dei residenti ponentini è ormai arrivata al limite della sopportazione.
"Una vergogna " urlano le vittime dei continui e costanti disservizi.
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