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È consigliabile, dove possibile, evitare di usare la propria auto e utilizzare i mezzi pubblici. Tutti i dettagli della manifestazione
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GENOVA - Sono partiti alle 8 due dei tre cortei di mezzi edili che per buona parte della giornata gireranno Genova suonando i clacson per farsi sentire conto il taglio del superbonus 110%. Il terzo, quello che si è dato appuntamento in lungomare Canepa, ha rimandato la partenza fino a poco prima delle 9 a causa dell'entrata e dell'uscita dei mezzi pesanti che necessitavano di entrare in porto.

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IL SIT-IN

I tre cortei ormai uniti hanno raggiunto piazza De Ferrari verso le 12,30. A quel punto gli imprenditori edili hanno parcheggiato i loro mezzi e si sono diretti a piedi verso la Prefettura. Poi, alle 13, è iniziato il sit in in piazza Corvetto che durerà diverse ore.

I CORTEI

La manifestazione con la movimentazione dei tre cortei con partenza  da Sestri Ponente, Lungomare Canepa, ma anche dal Levante, da corso Europa. Coinvolta oggi anche la Sopraelevata, dove passa il corteo partito dall'ingresso portuale sampierdarenese. 

Alle 11,30 i tre cortei si sono ricongiunti alla rotonda di piazzale Kennedy: centinaia i mezzi che ora si dirigono verso piazza De Ferrari. 

Alle 11 il corteo partito da Sestri Ponente è arrivato in corso Aurelio Saffi mentre quello di Sampierdarena viaggia ai 2 km/h sulla Sopraelevata. A Levante il corteo numero tre ha raggiunto via Tolemaide.

Alle 9,30 i cortei transitano per corso Europa, via Cantore e sulla sopraelevata, chiusa in direzione Levante, con centinaia di mezzi sulle principali direttrici genovesi. 

Sono più di 600 furgoni, camioncini e auto solo quelli partiti da Sestri Ponente e che per le 9 hanno raggiunto Sampierdarena. Problemi anche a Levante, dove alla stessa ora il secondo corteo è partito inondando corso Europa e bloccandola completamente. Il corteo di Levante sta creando diversi problemi anche all'altezza del casello autostradale di Genova Nervi, dove si registra 1 km di coda tra Reggo e Nervi, un chilometro tra Genova Est e Nervi e coda in generale all'uscita. 

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I PERCORSI 

CORTEO 1: Partito da via Merano alle 7,30. Sestri – Cornigliano – ponte di Cornigliano – via Pacinotti – via Avio – piazza Montano – via Cantore – via Milano – via Gramsci – tunnel acquario – corso Aurelio Saffi – arrivati davanti alla Questura, girare a destra in viale Brigate Partigiane – punto di riunione con il “Corteo Levante” davanti al distributore benzina/Aci.

CORTEO 2: Partito alle 8 da lungomare Canepa in direzione Levante. All'altezza dell’elicoidale della sopraelevata, i mezzi più leggeri saliranno in Sopraelevata. Gli altri si accoderanno al “Corteo Ponente 1”, di sotto, in via Milano. Punto di riunione: alla discesa della sopraelevata, nella rotonda della Fiera alla Foce. Si gira oppure per chi viene da corso Aurelio Saffi, punto di riunione con altri cortei: in viale Brigate Partigiane, davanti al distributore benzina /Aci.

CORTEO 3: Partito ore 7.30 da corso Europa all’altezza del Don Orione. Corso Europa – Brignole – viale Brigate Partigiane al distributore benzina/Aci. Punto di riunione con cortei “Ponente 1” e “Ponente 2” in fondo a Viale Brigate Partigiane, davanti al distributore di benzina/Aci.

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LO SCIOPERO

"I nostri crediti chi li disincaglia?" è la domanda dell'imprenditore edile Nico Messina, uno degli organizzatori della manifestazione che da ponente e levante raggiungerà il centro per un corteo a piedi sotto la prefettura per poi rimanere in presidio in piazza Corvetto.

 Si scusano in anticipo i lavoratori del mondo edile che prospettano una giornata di caos in città, ma "è l'unico modo che abbiamo per farci sentire, siamo costretti". La categoria chiede al Governo di sbloccare i crediti per i bonus fiscali per l'edilizia e un concreto intervento per evitare il fallimento di migliaia di piccole e medie aziende attive nel settore e non solo. "Chi vuol venire in strada è il benvenuto", racconta Messina. Ogni cittadino potrà partecipare, soprattutto i condomini: "Anche voi siete incastrati in questa situazione".

Non è bastato l'emendamento deciso dopo i primi scioperi che proroga il superbonus 110% per le villette da marzo a giugno 2023. I lavoratori vogliono che sia concesso alla banche di compensare i crediti degli importi pagabili con l'F24 della clientela, la limitazione dello sconto massimo applicabile e la riapertura dell'acquisizione dei crediti fiscali.

Il consiglio è quello di non mettersi in strada con mezzi privati ma di scegliere, dove possibile, i mezzi pubblici. "Andremo avanti a oltranza", conclude Messina, "finchè qualcuno non farà qualcosa". 

Cinque le richieste dei manifestanti che attendono novità da Roma dove tra oggi e domani è atteso il voto di fiducia sul decreto Superbonus: "riapertura dell'acquisizione tramite le società partecipate come Cassa depositi e Poste". "Limitare lo sconto massimo applicabile rispetto al valore nominale dei crediti cedibili". "Lasciare alle Banche la possibilità di compensare i crediti degli importi pagabili con l'F24 della clientela in modo sia per loro possibile riprendere le acquisizioni da aziende e General Contractor". "Differimento dei tributi in F24 in scadenza di 120 giorni" e "Proroga dei cantieri avviati al 2024, ritenendo avviati solo i cantieri in cui siano davvero in corso i lavori in modo documentabili".

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DISAGI IN CITTA'

Problemi per chi si muove da e per il centro cittadino. Inoltre, questa mattina al varco delle Grazie due ore di assemblea sindacale retribuita per tutti i lavoratori metalmeccanici per discutere dei futuri presunti progetti e degli attuali reali problemi che riguardano il comparto industriale del porto di Genova.

 

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