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Una vera e propria maratona tra particelle nucleari, energie rinnovabili, ingegneria biomedica, arte, restauro e cybersecurity: i ricercatori hanno portato i loro progetti al pubblico
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GENOVA - Grande successo per la Sharper Night a Genova: per il secondo anno di fila il capoluogo ha avuto l'onore di ospitare la Notte europea dei Ricercatori assieme alle altre 13 sedi italiane. Questa iniziativa di livello internazionale si tiene da tradizione ogni ultimo venerdì sera di settembre e ha come obbiettivo quello di avvicinare la ricerca e i ricercatori al pubblico, promuovere i progetti di ricerca in tutta Europa e fuori dall’Europa, aumentare l’interesse dei giovani alle carriere scientifiche e mostrare l’impatto del lavoro dei ricercatori sulla vita quotidiana delle persone. E tutto questo è stato raggiunto dalla maratona genovese che Primocanale ha trasmesso in diretta tutta la sera con collegamenti dalle due sedi principali dell'evento: da una parte i Giardini Luzzati con laboratori, quiz, esperimenti e il 'Speaker Corner', dall'altra Palazzo Rosso con studiosi che hanno portato in mostra l'eccellenza del restauro. 

Nonostante il maltempo, la risposta del pubblico è stata molto buona, con tanti giovani e bimbi che sono rimasti a bocca aperta davanti alle innovazioni portate d'esempio dall'Università di Genova e i suoi dottorandi e ricercatori, dall'Istituto Italiano di Tecnologia, dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Festival della Scienza.  

La Notte dei Ricercatori a palazzo Rosso alla scoperta del restauro: dai tessuti agli scheletri di balena - LE CURIOSITA'

""Il nostro ateneo, insieme agli enti di ricerca partner di progetto, ha vinto per il secondo anno di fila questo bando che porta in piazza la passione e le capacità dei nostri ricercatori", commenta la prorettrice dell'Università di Genova Nicoletta Dacrema, in studio con il direttore Matteo Cantile nella prima parte di questa maratona. "Questa è la grande missione della nostra università, incuriosire, comunicare, trasmettere le scoperte e i progetti attualmente in corso al pubblico". E questo bando vale anche per l'anno prossimo, per cui l'appuntamento si ripeterà con lo stesso format venerdì 29 settembre 2023. 

"Siamo molto contenti della risposta del pubblico di fronte a questa bella iniziativa"

La serata ha riscosso l'attenzione di molti, alcuni che si sono trovati per caso ai Giardini Luzzati e hanno passato un venerdì sera alternativo a farsi raccontare di gelificazione, energia solare, cybersecurity e particelle nucleari. Per avvicinare a queste tematiche, i giovani hanno proposto esperimenti divertenti o dei veri e propri giochi come un'escape room digitale in cui bisognava diventare abili malviventi e rubare un pin segreto per rapinare una banca. Spazio anche alla comicità, con Andrea Carlini e Paul Genovese che oltre a fare cabaret hanno in realtà uno stretto legame lavorativo con il mondo della scienza e hanno portato sul palco aneddoti con cui hanno saputo intrattenere i presenti. Due le troupes di Primocanale che hanno fatto vivere anche a casa la divulgazione scientifica, con Aurora Bottino e Andrea Mazza a Palazzo Rosso, Silvia Isola e Roberto Gnecco ai Giardini Luzzati. A Terrazza Colombo Matteo Cantile assieme agli ospiti dell'Università di Genova ha ben illustrato finalità di questa bella iniziativa, che si è svolta in contemporanea anche ad Ancona, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Trieste. 

Il segno dell'Università di Genova e dei suoi giovani sul territorio si vede: nonostante le difficoltà della pandemia, sono tanti i ragazzi che dall'estero hanno scelto di venire a studiare qui e a proseguire la carriera accademica. Nel dipartimento di medicina e farmacia, ad esempio, hanno portato la loro esperienza una giovane ucraina, oramai trasferita in Italia da diversi anni, e un ragazzo egiziano che è arrivato a Genova tre anni fa. Ma il rettore Federico Delfino, intervenuto durante la serata a Terrazza Colombo, ha tenuto a ribadire che bisogna e si può fare di più.

"Dobbiamo portare giovani in città, l'università è un volano, ma serve un intervento concreto sul territorio, come costruire studentati e garantire la loro mobilità. Servono iniziative di immagine, come sul nuovo Waterfront dove dobbiamo creare spazi di coworking e start up innovative"

 

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