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La Regione ha emanato un decreto per il rischio incendi, oggi l'incontro delle Regioni con la Protezione Civile
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Grave pericolosità in Liguria per gli incendi boschivi: la siccità e il grande caldo portano nella nostra regione anche a una misura volta a contenere i fuochi che stanno martoriando il verde. La regione ha infatti emanato nella serata di martedì 21 giugno il decreto che dichiara lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi a decorrere dalle ore 00.01 del 24 giugno, un mese prima di quando era stato emesso l'anno scorso.

L'allarme siccità si fa sempre più grave: oggi, mercoledì 22 giugno, è previsto l'incontro tra i governatori regionali e il capo della Protezione civile e si attende che il governo proclami lo stato di emergenza sulla siccità. Non avverrà nemmeno oggi nel corso del Consiglio dei Ministri, forse accadrà la prossima settimana, quando la Protezione Civile avrà raccolto i dati tecnici necessari in tutta Italia.

In Liguria, oltre al rischio incendi elevato, si stanno preparando linee guida che la regione invierà ai comuni perché vengano intraprese azioni in via cautelativa di risparmio idrico. Anche se, nella cartina della siccità italiana, la Liguria resta "gialla", ovvero tra le regioni che al momento hanno rischio più basso a fronte di molte aree "arancioni" e "rosse" (tra queste ultime per esempio vi sono le regioni a noi limitrofe: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna).

Nelle linee guida regionali si chiederà di limitare l'uso dell'acqua per le finalità diverse da quelle per uso igienico-sanitario, alimentare e produttivo. I Comuni potranno vietare l'innaffio di orti e giardini, il riempimento di vasche o piscine. Il documento del Dipartimento regionale Ambiente e Protezione civile deve essere approvato dalla Giunta regionale e saranno poi i comuni a emettere singole ordinanze specifiche.

Diversi comuni liguri peraltro lo hanno già fatto nei giorni scorsi, in particolare nell'imperiese e nel savonese. Qui hanno emesso ordinanze per razionare l'acqua i comuni di Calizzano, Sassello e Toirano e i sindaci delle valli dell'entroterra savonese si preparano a una soluzione uniforme di contenimento del problema siccità. Il lago Osiglia, che cade nella provincia savonese, ha visto abbassarsi i suoi livelli di sette metri e la situazione è sempre più preoccupante. A Imperia sono invece nove i comuni con razionamento idrico: Borghetto d'Arroscia, Diano Arentino, Dolcedo, Molini di Triora, Pieve di Teco, Pontedassio, Prelà, Vasia e Vessalico. A Genova l'ultimo in ordine temporale è stato il comune di Lavagna che nella giornata di martedì ha emesso una ordinanza di razionamento.

A commentare la situazione il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che però rassicura: "In base ai rapporti di Iren che è il nostro principale gestore di acqua potabile, così come dai rapporti delle altre strutture regionali, la Liguria ha negli invasi idrici una percentuale d'acqua che va dal 20 al 30 per cento in meno rispetto agli anni migliori. Certamente serve grande attenzione, ma al momento la situazione non è drammatica".

"A inizio settimana abbiamo autorizzato l'apertura della diga del Brugneto a favore del fiume Trebbia per l'agricoltura dell'Emilia Romagna come facciamo ogni estate, cosa che mi sarebbe vietata se ci fosse un rischio idrico sulla città di Genova. E' chiaro che i settori soffrono in modo differente - sottolinea - non credo vi sarà un problema di acqua potabile, occorre stare abbastanza tranquilli nonostante la Liguria duplichi gli abitanti durante l'estate per il turismo. Sull'agricoltura uno stato di attenzione c'è vista l'assenza di precipitazioni da lungo tempo".

"La decisione – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - è stata presa viste le attuali condizioni climatiche registrate in questo ultimo periodo che, in sostanziale assenza di precipitazioni, hanno determinato la secchezza del terreno e una più elevata probabilità di innesco e propagazione di incendi. Il provvedimento si è reso necessario per salvaguardare l’incolumità pubblica anche nelle zone interne a seguito del periodo delle ferie estive che vedono aumentare la presenza di turisti su tutto il territorio".


Lo stato di grave pericolosità prevede il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco, sia pirotecnici, sia per l’abbruciamento di materiale vegetale e anche il divieto di mettere in funzione apparecchi elettrici. La Regione Liguria comunicherà la cessazione dello stato di grave pericolosità non appena le condizioni meteo lo consentiranno cioè con l’aumento dell’umidità della vegetazione.In caso di incendio boschivo occorre attivare subito il sistema regionale di intervento chiamando il numero unico di emergenza 112.

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