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LIGURIA - Continueranno ad esserci i dehors da "covid" in Liguria, anche per tutto il 2024. Arrivato il via libera, da parte della commissione Industria del Senato, all'emendamento al ddl concorrenza che proroga fino a dicembre 2024 le occupazioni di suolo pubblico per dehors e tavolini all'aperto.

Tavolini, sedie e ombrelloni potranno continuare ad essere posizionati su suolo pubblico per bar e ristoranti anche l'anno prossimo. Una decisione felice per i commercianti ma spesso criticata dai residenti, visto che molte strade e marciapiedi sono stati trasformati in luoghi di ritrovo, spesso però togliendo spazio ai già pochi parcheggi.

L'idea, nata per sostenere il commercio durante il difficile periodo affrontato durante il covid, piace molto però, così tanto da decidere di prorogarla ogni anno ormai dal 2022.

"Esprimo grande e viva soddisfazione per la proroga a tutto il prossimo anno dei dehors per bar e ristoranti" ha detto l'assessore regionale al Turismo Augusto Sartori. 

"Questo provvedimento incentiverà ancor di più i turisti a venire in Liguria dove il clima è favorevole tutto l'anno e anche in inverno è piacevole sedersi all'aperto e godere del nostro sole. Inoltre questa proroga favorirà anche la sottoscrizione di nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato nel settore della ristorazione".

 

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IMPERIA - Si è svolto oggi, presso la sala dei Comuni della Provincia di Imperia, il terzo incontro organizzato da Regione Liguria e Anci per presentare alle amministrazioni locali contenuti e potenzialità del Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027.

A illustrare il Programma regionale l’assessore alla Formazione Marco Scajola, insieme ai tecnici competenti, e al direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai.

“Abbiamo sottoscritto un apposito accordo formale con Anci per giornate come questa che fungano da supporto all’attuazione del FSE+, opportunità senza precedenti di cui dispone la nostra Regione – ha dichiarato l’assessore regionale Marco Scajola -. Con questi incontri ascoltiamo le esigenze dei sindaci, che hanno contatto diretto e conoscono alla perfezione le specifiche peculiarità dei territori, per poi metterle in pratica attraverso la nostra programmazione che è supportata da risorse finanziarie davvero importanti. Vogliamo promuovere al massimo la formazione non mera a sé stessa, ma che porti lavoro ai cittadini o ne migliori le competenze nei diversi settori. In tal senso il ruolo degli amministratori locali è e sarà certamente rilevante perché attraverso le loro considerazioni, proposte e progetti possiamo coinvolgere maggiormente i cittadini e mettere in pratica azioni sempre più mirate ed efficaci”.

"Il nuovo Fse su cui Regione e Anci hanno deciso di impegnarsi insieme è una sfida che andrà a rispondere alle esigenze attuali dei territori, grazie a una programmazione aggiornata e al passo con i tempi – afferma il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai –. Non si tratta solo di formazione, così come tradizionalmente intesa, ma è stato messo a punto un sistema integrato di interventi per lo sviluppo delle risorse umane, che comprendono anche il sostegno alle persone con disabilità, l’accompagnamento al mondo del lavoro per chi si trova in condizioni di difficoltà, con l’obiettivo di dare risposte concrete a bisogni locali reali”.

Tra gli ultimi bandi approvati dalla Regione vi sono: 'Piano dell’economia del mare e del turismo', finanziato con 5 milioni di euro, consistente in nuovi corsi formativi, da 150 a 800 ore, e concomitanti azioni di accompagnamento al mondo del lavoro in settori strategici per l’economia del territorio, dal comparto turistico a quello portuale passando per i trasporti e i servizi culturali, per circa 500 persone disoccupate o inattive residenti in Liguria; ‘Formazione continua’ , 7.7 milioni di euro per lavoratori privati, liberi professionisti e aziende in difficoltà che hanno bisogno di piani di riconversione. A questi vanno unite le varie iniziative già portate avanti come: 'Match Point'; i corsi triennali Iefp, Its e per l’inserimento lavorativo di giovani disabili; i contributi per la frequenza dei centri estivi e per l’assunzione di badanti e baby-sitter; i bonus assunzionali per le imprese operanti nel settore turistico.

GENOVA - Dietro al bancone un sicario della camorra appena scarcerato, il locale sul mare acquistato per soli 34 mila euro, un incendio doloso sospetto e il "gestore" in carcere. È quello che emerge dall'inchiesta che riguarda, in parte, il bar Libeccio di Pegli, una bella terrazza sulla spiaggia secondo gli inquirente gestita da Angelo Russo direttamente dalla sua cella dove è ancora rinchiuso per traffico di sostanze stupefacenti.

Russo, originario del Rione Traiano a Napoli, era stato arrestato prima nel 2011 e poi a Genova nel 2019, nella sua casa di piazzetta Tabarca, nel corso di un'operazione antidroga condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli perché facente parte di una rete di narcotrafficanti con base nel capoluogo campano.

Russo veniva descritto come un "broker" in ascesa nell'area del Rione Traiano, tanto che un collaboratore di giustizialo descriveva come fornitore di ingenti quantitativi di cocaina proveniente dalla Spagna e dall'Olanda, il tutto legato ai clan della camorra: il suocero di Russo infatti era stato indicato come il pusher del clan Di Biasi per diversi anni prima del 2000.

Sempre dall'inchiesta emergono dettagli inquietanti, come la rapina per cui la moglie lo aveva denunciato per estorsione e minaccia aggravata: la donna raccontava di essere stata vittima, nel 2017, di una rapina nella sua casa di Napoli e che i rapinatori, fingendosi appartenenti alla Guardia di Finanza, dopo avere distrutto un muro della cucina, avevano portato via un involucro di cellophane di cui non conosceva il contenuto ma che aveva in seguito appreso dal marito contenere la somma di quattro milioni di euro in contanti. L'uomo, a sua volta, aveva accusato la donna e suo padre di aver inscenato la rapina per tenersi i soldi.

Poi l'incendio che aveva coinvolto il locale denunciato nel 2016, quando il bar era una specie di ritrovo-dormitorio ed era ancora in mano a diversi proprietari. Tutti i dettagli indicavano a una pista dopolosa.

I militari del comando provinciale di Genova, dello Scico della Guardia di Finanza, personale della Squadra Mobile e del Sisco della Polizia di Stato hanno eseguito un'ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Genova su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo nei confronti di sei persone di origine campana domiciliate a Genova, sottoposte a indagini perché sospettate di trasferimento fraudolento di valori originariamente contestato con l'aggravante di aver voluto agevolare la camorra.

La storia, secondo le indagini, va cosi: dopo aver comprato e intestato il bar ad un uomo di Torre Annunziata, Liberato Soriente, che dal 2010 aveva però un reddito molto basso e viveva con la disoccupazione e quindi non avrebbe potuto comprare il bar per 30mila euro, il boss campano lo aveva ristrutturato usando fondi di "dubbia" provenienza, visto il suo coinvolgimento nel traffico di droga per conto di diversi clan della camorra. Il prestanome, poco prima della firma, aveva ricevuto un prestito da Russo di oltre 200mila euro.

GENOVA – Sono pronti i primi otto appartamenti ristrutturati con i finanziamenti ministeriali del Pinqua-Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare, nell’ambito del Piano integrato Caruggi per la rigenerazione del centro storico. In totale saranno 21 gli alloggi che saranno riqualificati con circa 900.000 euro del Pinqua e assegnati, nell’ambito del sestiere Prè-Ghetto. Gli alloggi, di proprietà del comune di Genova, con una superficie complessiva di 1.038 mq, si trovano nell’isolato compreso a monte e a valle tra via Balbi e via Gramsci e a levante e ponente tra il palazzo Reale e piazza delle Marinelle. 

"Con questo intervento mettiamo un ulteriore tassello alla rigenerazione del centro storico e, contestualmente, implementiamo l’offerta abitativa, riqualificando gli appartamenti che da tempo erano inutilizzati e non assegnabili perché necessitavano di lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento degli impianti sia a livello normativo, sia a livello tecnologico, secondo gli standard attuali" dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavoro pubblici Pietro Piciocchi. "Nell’ambito del Piano Caruggi – aggiunge l’assessore ai Centri storici e alle Manutenzioni Mauro Avvenentela rigenerazione passa anche dalla restituzione di immobili alla cittadinanza, rivitalizzando spazi da tempo vuoti e oggi totalmente riqualificati, innescando anche un circolo virtuoso anche in chiave sociale". 

Gli appartamenti variano nelle dimensioni, spaziando dai piccoli monolocali di 25-30 metri quadrati agli appartamenti più ampi di 70/80 metri quadrati, rendendoli adatti per nuclei monofamiliari e famiglie con figli. "L’aumento dell’offerta abitativa sull’edilizia residenziale pubblica è un impegno che stiamo portando avanti anche grazie alle risorse ministeriali che ci stanno consentendo la ristrutturazione di alloggi in quartieri dove è maggiore la richiesta per le famiglie più svantaggiate e fragili, recuperando immobili inagibili di proprietà comunale", il commento del consigliere delegato all’edilizia pubblica Valeriano Vacalebre. "La ristrutturazione di questi alloggi, a cui nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri, è un segnale importante di attenzione dell’amministrazione al centro storico e a chi ci vive o che ci verrà a vivere" aggiunge il presidente del municipio Centro Est Andrea Carratù

In generale, i lavori hanno riguardato l’esecuzione di lavori edili e impiantistici finalizzati alla manutenzione straordinaria necessaria a riportare a condizioni di corretta funzionalità e sicurezza gli alloggi. I locali bagni e cucina sono stati totalmente rinnovati: sono stati revisionati o sostituiti gli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento. Sono state installate nuove porte e finestre e posate nuove finiture per i rivestimenti verticali e le pavimentazioni. Gli impianti di riscaldamento sono di tipo autonomo, pertanto sono state sostituite le calderine con nuovi generatori a condensazione e basse emissioni e nuovi radiatori. Al momento, sono stati completati i lavori in 8 appartamenti, situati in vico Durazzo ai civici 2, 3 e 5 e in Piazzetta dei Tintori al civico 3. 

GENOVA - Venerdì mattina di traffico intenso a Genova, tra code e rallentamenti causati da piccoli incidenti. In zona Foce, tra la rotonda di piazzale Kennedy e piazza Rossetti, un tamponamento ha rallentato il transito delle automobili. Anche in corso Gastaldi è stato segnalato un autobus in avaria, in direzione levante. Sul posto l'intervento dei mezzi di soccorso. Il bus è stato accostato sul lato destro della carreggiata, causando rallentamenti, soprattutto nell'ora di punta. 

 

*Foto d'archivio