Cronaca

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"Chi l’avrebbe mai detto, diventare ministro non era assolutamente nei miei programmi". All’ingresso della Prefettura di Genova, ad attendere il neo ministro dell’interno Annamaria Cancellieri, c’erano il sindaco Marta Vincenzi, il presidente della provincia Alessandro Repetto e il prefetto Francesco Musolino. Per il neo ministro si tratta di un ritorno “a casa” dopo avere ricoperto in un recente passato il ruolo di prefetto di Genova. Conosce bene quindi le dinamiche di molte realtà locali a forte rischio di infiltrazione mafiosa. “Il Ponente è uno dei luoghi che si presta all’utilizzazione di denaro sporco, sottolinea il ministro, e purtroppo sono molti i territori in Italia e all’estero che subiscono questo fenomeno. Non parliamo però di trame della malavita legate ai comuni perché sono due cose diverse”. Sul tentativo del clan dei casalesi di penetrare negli affari del Casinò di Sanremo il ministro ha aggiunto che “tutti i territori ricchi, tutti i territori in cui c’è la possibilità di far fruttare sono oggetto di attenzione perché il denaro va dove può fruttare, al Casinò di Sanremo come in qualsiasi altra struttura. Però da parte nostra c’è una forte attenzione su questi termini, non sottovalutiamo nulla”. Intanto sulla scrivania del Viminale è arrivato da qualche giorno il rapporto su Ventimiglia della Commissione d’accesso su presunte infiltrazioni mafiose. Entro poco più di un mese il ministro Cancellieri dovrà decidere se commissariare o meno la “giunta Scullino” e conclude con un “intanto lasciatemi guardare le carte”.