Sport

1 minuto e 11 secondi di lettura
La squalifica residua di un calciatore che si è trasferito in una nuova società deve essere scontata nel nuovo club nelle gare ufficiali della prima squadra. La Corte federale si è così pronunciata sulla richiesta della Caf, a proposito del caso Ghomsi-Genoa: e il club rossoblù ora rischia di vedersi decurtati tre punti in classifica, in forza di un'interpretazione che giudica irregolare la presenza in campo del suo giocatore, nella seconda giornata di campionato. La pronuncia nasce dal caso Ghomsi, l'ex calciatore del Genoa che disputò la partita vinta dai liguri per 3-1 sul campo del Ravenna nel secondo turno. Ghomsi aveva rimediato una squalifica nella stagione precedente nella Primavera della Salernitana. Secondo il giudice sportivo il giocatore non doveva andare in campo a Ravenna perché ancora non aveva scontato la giornata, mentre la Disciplinare in seconda istanza stabilì il contrario. La Caf, prima di emettere il giudizio di ultimo grado, ha chiesto il parere interpretativo della Corte, nel caso di decisioni discordi e inconciliabili adottate da organi disciplinari in tema di esecuzioni delle sanzioni. Per la Corte, ai sensi dell'art. 17.6 del codice di giustizia sportiva, l'interpretazione è che la squalifica residua deve essere scontata nelle gare ufficiali disputate dalla prima squadra della nuova società, intesa come formazione che partecipa alla più elevata delle competizioni. Ora, dopo questo parere, la Caf dovrà riesaminare il caso: e con un'interpretazione delle norme che porta verso la sottrazione dei tre punti al Genoa. (Ansa)