Il Tribunale del Riesame di Genova ha emesso un mandato di arresto europeo nei confronti di Gharbi Hamadi, un tunisino di 21 anni, latitante, accusato di aver partecipato alla rapina con sequestro in casa di Alessandra Radif, nipote di un noto commerciante genovese, avvenuta la notte tra il 26 e 27 marzo scorso al Righi, sulle alture di Genova. Per il fatto è già detenuto il connazionale Mouhssin Ettahri, di 18 anni. Hamadi era stato arrestato dagli uomini della Squadra mobile nel maggio scorso ma era stato scarcerato dal giudice per le indagini preliminari secondo il quale non vi erano elementi sufficienti per la restrizione in carcere. Il sostituto procuratore Biagio Mazzeo che si occupa dell'inchiesta aveva presentato appello al tribunale del Riesame. Per Mazzeo, Gharbi Hamadi doveva rimanere in carcere per una serie di elementi raccolti durante le indagini dagli agenti della Mobile: dalle foto che ritraevano Ettahri e Hamadi con la refurtiva, scattate con una macchina fotografica dimenticata a bordo di un'auto che i due avrebbero cercato di rubare qualche giorno dopo la rapina, fino alle dichiarazioni di un terzo giovane, non coinvolto nell'inchiesta, il quale ha riferito agli inquirenti che i due intendevano vendere gli oggetti rubati.
Cronaca
Rapina casa Radif, mandato d'arresto per tunisino
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