"Proteggevamo un libico costretto a stare con Gheddafi". Luca Boero, 42 anni, bodyguard genovese ha raccontato così il motivo della sua presenza in Libia assieme ad altri italiani dopo essere stato scarcerato e rientrato in Italia. Boero, in buone condizioni di salute, è stato ascoltato dai Ros dei carabinieri per chiarire la vicenda ancora piena di lati oscuri. "Abbiamo operato con organizzazioni tunisine per mesi - ha aggiunto - ma non lavoriamo per un'agenzia particolare, siamo indipendenti". Sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.
Cronaca
Libia, parla il contractor genovese: "Proteggevamo un libico"
27 secondi di lettura
Ultime notizie
- La Global Sumud Flotilla da Genova per Gaza, il viaggio dei due genovesi su Primocanale
- Ubriaco aggredisce l'autista del bus: "Era in ritardo"
- Porto turistico di Imperia, ok alla concessione: ripartono i lavori
- Ex Ilva, domani arriva il ministro Urso. Venzano (Fim Cisl): "No allo spezzatino"
- Schianto tra due auto a Marassi, una resta semi cappottata: due feriti
- Allerta gialla per temporali sul centro levante della Liguria: in arrivo sabbia e grandine
IL COMMENTO
Ma davvero il Comune di Genova ha preso seriamente Ironicus?
A Genova nei boschi della Foce e sullo Skyway del Lagaccio…