"Proteggevamo un libico costretto a stare con Gheddafi". Luca Boero, 42 anni, bodyguard genovese ha raccontato così il motivo della sua presenza in Libia assieme ad altri italiani dopo essere stato scarcerato e rientrato in Italia. Boero, in buone condizioni di salute, è stato ascoltato dai Ros dei carabinieri per chiarire la vicenda ancora piena di lati oscuri. "Abbiamo operato con organizzazioni tunisine per mesi - ha aggiunto - ma non lavoriamo per un'agenzia particolare, siamo indipendenti". Sulla vicenda la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.
Cronaca
Libia, parla il contractor genovese: "Proteggevamo un libico"
27 secondi di lettura
Ultime notizie
-
A Michè la vita rallentata di Michele per colpa di una zecca
- Aggressione a Rivarolo, quattordicenne picchiato dal padre della fidanzatina
- Anche la cena a 50 metri d'altezza senza controlli sulla sicurezza tra le accuse a Gambino
- In Liguria è record di studenti non ammessi alla Maturità
- Consiglio comunale, si chiude il cerchio: Villa presidente del consiglio, Caputo capogruppo Pd
- Europei di scherma Genova 2025, l'Italia è campione nel fioretto femminile
IL COMMENTO
Palazzo ex Rinascente a Piccapietra: meglio un museo o un nuovo autosilos?
Da Sbarra nel governo a Skymetro, quando la politica dà il peggio