Cronaca
Ergastolo in India, falsa raccolta fondi
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Un tentativo di truffa è stato organizzato ai danni della famiglia di Tomaso Bruno, il ragazzo di Albenga condannato dieci giorni fa all'ergastolo a Varanasi in India. Persone ignote, non autorizzate dai genitori del giovane albenganese, da questa mattina girano nei bar della cittadina del ponente ligure cercando di convincere gestori e avventori a fare un'offerta per una fantomatica raccolta fondi da destinare alla causa del barista in carcere in India insieme all'amica Elisabetta Boncompagni. "Si tratta di un'iniziativa gravissima che danneggia l'immagine della nostra famiglia in un momento delicato come questo e che noi non abbiamo autorizzato - dice Marina Maurizio, la madre di Tomaso -. Vorremmo mettere in guardia tutta la popolazione di fare attenzione a persone sospette che chiedono soldi per mio figlio. Né la famiglia di Tomaso né gli amici hanno avviato una raccolta di denaro. Si tratta di una truffa che abbiamo già provveduto a segnalare ai carabinieri affinché possano prendere i dovuti provvedimenti".
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