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Cerimonia di chiusura nel pomeriggio di domenica 10 luglio, della XV edizione dei Mondiali Antirazzisti a Castelfranco Emilia, la manifestazione organizzata da Uisp e Progetto Ultrà. Bandiere, cori e tanti colori hanno accompagnato sul palco la sfilata dei vincitori: numerose le coppe assegnate, a partire da quelle sportive tra cui la coppa del torneo di calcio assegnata al TPO - Teatro Polivalente Occupato - di Bologna e la coppa omonima della manifestazione andata ai Sampdoria Rude Boys and Girls premiati da Paul Elliot,  ambasciatore della Rete FARE, che ha militato anche nel Pisa e nel Chelsea.
"Il razzismo è una piaga sociale, - ha sottolineato Elliot - ma ha i giorni contati e noi lo combatteremo proprio a partire da manifestazioni come questa".
La “Coppa Mondiali Antirazzisti” è la coppa più importante dei Mondiali, dedicata al gruppo che durante l'anno si è meglio distinto per la sua attività antirazzista e sociale a livello territoriale. I Sampdoria Rude Boys & Girls, lo ricordiamo, partecipano da molte stagioni ai campionati della Lega calcio Uisp di Genova e organizzano, ogni anno nel mese di ottobre a Sestri Ponente, una delle tappe più importanti, a livello europeo, delle manifestazioni della Rete Fare, promosse per combattere ogni discriminazione nel calcio.
I Mondiali Antirazzisti 2011 si sono svolti lungo cinque giorni di pallone no-stop, dall’alba al tramonto, con partite di venti minuti giocate senza arbitro e squadre miste provenienti da tutta Europa e dal mondo. Miste in tutti i sensi: parità culturali e di genere, tifoserie ultrà e gruppi di migranti. E poi musica indie, mostre e incontri. Quest’anno si è giocato anche a basket, cricket, rugby e volley: perché lo sport parla l’idioma antico della cittadinanza comune.