Cronaca
Fatti di Bolzaneto, Perugini sapeva
41 secondi di lettura
L'ex vicecapo della digos di Genova Alessandro Perugini, coinvolto come imputato nel processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto, era a conoscenza di quanto stava accadendo alle persone fermate e portate nella struttura di polizia. Lo dicono i giudici della Corte d'Appello di Genova che oggi hanno depositato le motivazioni alla sentenza pronunciata il 5 marzo 2010. La corte d'appello ha ricavato la consapevolezza che Perugini, per il quale i giudici hanno disposto il non doversi procedere per avvenuta prescrizione, "aveva l'assoluta contezza dell'antigiuridicità delle condotte che, anche nella percezione intellettiva del pubblico ufficiale, vengono percepiti come fatti estranei al sistema giuridico dei Paesi occidentali, caratterizzato questo da principi insuperabili di garanzie all' integrità fisica e morale del soggetto e al diritto di non essere privati della libertà senza la pronuncia di un'autorità giudiziaria".
Ultime notizie
- Schianto in moto, gravissimo un 70enne
- Primavera 1: Parma e Genoa faccia a faccia per il primo posto
- Inquinamento da plastica, accordo tra Genova e Plastic Free
-
Il medico risponde - Al via la campagna antinfluenzale, chi deve vaccinarsi?
- Dengue, in Asl3 scattano le misure di profilassi contro le larve
- Arrestati due ladri di trolley a Genova: così sceglievano quelli più lussuosi
IL COMMENTO
Amt, a Tursi il teatro della crisi: tutti sul palco (tranne uno) e una città che aspetta la verità
La medicina di genere sia parte della ricerca e della cura di tutti