Cronaca

33 secondi di lettura
Scatta la condanna a 14 anni di reclusione per gli albanesi Ermal Ramaj e Arber Osmanaj, accusati dell'omicidio di Skender Kayno, l'operaio albanese di 31 anni ucciso ad Albisola Superiore, il 19 dicembre di sette anni fa. I due, che avevano provato a darsi alla latitanza, si sono costituiti ai carabinieri alla stazione di Ventimiglia. Entrambi erano finiti in carcere con l'accusa di concorso in omicidio. I due ferirono a morte l'uomo per una storia legata la racket della prostituzione in Liguria. Per il fratello di Ramaj, che avrebbe materialmente ucciso Kayno, e gli ucraini Lesya Detsyk, Stepan Maslo e Roman Holovaty è previsto a gennaio il processo in Corte d'Assise a Savona.