La Regione Liguria ha avviato le procedure per organizzare l'accoglienza dei profughi provenienti dal Nord Africa in seguito alle crisi tunisina e libica, ma non ritiene necessario allestire nuovi Cie. E' quanto emerso oggi in una riunione di giunta affrontando il tema dell'occupazione. La Liguria attende, infatti, una quota di circa duemila persone, che potrebbero essere distribuiti su tutto il territorio: "Crediamo opportuno dividerli in piccoli gruppi in cinque aree, le 4 province e il Tigullio - ha detto l'assessore Lorena Rambaudi - ma ne parleremo con la prefettura che preferirebbe concentrali in pochi centri". "Non capiamo la polemica politica nata su questa vicenda - ha dichiarato invece il presidente della Regione, Claudio Burlando - diciamo al ministro Maroni di scegliere lui chi mandarci. Crediamo però che non sia necessario creare dei Cie, in questa emergenza non servono". L'assessore Rambaudi ha annunciato infine che si sono già attivate le reti di volontariato distribuite sul territorio, a cominciare da Caritas, Cri e Arci e diversi Comuni hanno annunciato disponibilità.
Cronaca
Libia: si' all'accoglienza profughi, no a nuovi Cie
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