Sport

53 secondi di lettura

"Ditemi come sta Jacub": appena sveglio il primo pensiero di Robert Kubica è andato al suo navigatore, Jacub Gherber, miracolosamente illeso nello schianto della Skoda Fabia contro il guardrail nella prima prova speciale del Rally Ronde di Andora. Incidente, ormai è certo, che cambierà i programmi dell’immediato futuro del primo pilota polacco della storia della Formula Uno. La prognosi resta riservata, a Pietra Ligure sono arrivati il padre Arthur e la fidanzata Edita. Un sostegno importante per Kubica che è consapevole di quanto accaduto e dei rischi per la sua salute e la carriera. Oltre sette ore di intervento chirurgico ieri per salvargli le mani, entrambe a rischio amputazione, e per ricomporre la frattura a una gamba, sono solo l’inizio di un percorso necessario. Nelle prossime settimane Kubica dovrà essere operato anche al gomito e alla spalla. Il manager del pilota, Daniele Morelli, ha ringraziato l’equipe medica del Santa Corona per il lavoro straordinario e non ha escluso che in futuro Robert Kubica possa tornare per le terapie.