Cronaca
Sordomuti costretti a vendere gadget: sette russi finiti in manette
33 secondi di lettura
Sfruttavano 200 sordomuti bielorussi, rapinandoli del denaro ricavato vendendo "peluche" e altri gadget ai clienti dei ristoranti o sulle spiagge di Toscana, Emilia-Romagna, Liguria e Lombardia. Con questa accusa sette russi sono finiti a processo a Firenze: il tribunale li ha condannati a otto anni di carcere per rapina. Prescritti i reati di sequestro di persona e associazione a delinquere. La vicenda risale al 2000. Ai sordomuti veniva garantito il vitto e l'alloggio, ma il grosso del ricavato finiva nelle tasche dei loro sfruttatori. Alla fine del luglio 2000, nel porto di Livorno furono arrestati i russi che dovranno anche pagare 3.000 euro di multa ciascuno. A pena espiata verranno espulsi dall'Italia.
Ultime notizie
- Commemorazione dei defunti, a Genova linee speciali Amt per i cimiteri
-
Meteo in Liguria, dopo il maltempo da lunedì torna il sole
-
Maltempo, allerta gialla su Centro e Levante. Primocanale in diretta
- Allerta gialla a Genova: ecco le misure di sicurezza da adottare
- Genoa Women, a Como la rimonta è a metà: non basta il gol di Cinotti
- Detenuto 'furia' prende a bastonate una guardia, in due settimane ha ferito 10 agenti
18° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Mario Paternostro
Domenica 02 Novembre 2025
-
Franco Manzitti
Sabato 01 Novembre 2025
leggi tutti i commentiE se la Salis va a Roma, che vada, il Pd ora ha Terrile in pista
I tre sguardi di San Giorgio contro i draghi di oggi