"Ho visto scolaresche, famiglie che andavano allo stadio, gente che diceva il giorno prima porto i bambini perché è una partita tranquilla. E avere assistito a tutto questo non ha fatto bene a nessuno. Non consentire neppure quella mezz'ora di panico che c'é stata sarebbe stato meglio. Certo, col senno di poi, la partita non andava neppure iniziata". A dirlo è il sindaco di Genova Marta Vincenzi che, commentando gli scontri avvenuti ieri allo stadio Luigi Ferraris durante e dopo la partita Italia - Serbia, ha poi aggiunto: "Ho chiamato il questore che mi ha detto: 'stiamo controllando, sono molto pericolosi, si sta usando la mano morbida per evitare che succeda il peggio'. E' questa la linea adottata e visto quello che è successo, è una linea credibile". Un'accusa poi è stata rivolta dal sindaco anche alla tessera del tifoso del ministro Maroni "che porta ad avere centinaia di poliziotti in stato di antisommossa in partite abbastanza tranquille e poi si consente questo".
Cronaca
Scontri, Vincenzi: "Amareggiata per famiglie"
52 secondi di lettura
Ultime notizie
- Correva spaventata lungo la strada, la cagnolina Stella salvata dalla polizia di Genova
-
Ottobre rosa, Asl3 e Federmoda insieme contro il tumore al seno
- "Norma Cossetto era fascista", scoppia il caos in consiglio comunale a Genova
- Tursi: "Amiu cerca un sito dove stoccare in emergenza fino a 100mila tonnellate di rifiuti"
- Lutto per l'ex governatore della Liguria Giovanni Toti, è morto il padre Renzo
- Don Giovanni come non l’avete mai visto: l’innovativa proposta educativa del Carlo Felice
IL COMMENTO
Flotilla, piazze, interessi nascosti, contraddizioni: il flop della politica
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila