Cronaca
Bravi poliziotti e carabinieri
1 minuto e 10 secondi di lettura
La notte della vergogna impone due sottolineature. La prima: bravi poliziotti e carabinieri di Genova che, senza perdere la testa come era comprensibile di fronte a questi delinquenti nazionalisti serbi, sono riusciti a non far devastare la città con rischi pesantissimi per la gente, le famiglie e i bambini. Una carica in piazza De Ferrari avrebbe scatenato il finimondo, visto che il ministero dell’Interno aveva fatto entrare senza problemi nel nostro Paese seicento teppisti. Bravi a non aver usato idranti o peggio allo stadio: c’era in ballo la sicurezza di altre centinaia di serbi e migliaia di italiani che volevano godersi una partita in serenità. Non abbiamo parole per i servizi del ministero dell’Interno. E’ incredibile come i servizi di prevenzione abbiamo fatto cilecca, come ci siano state così tante falle. Dal ministro Maroni nemmeno una risposta. La guerriglia di Genova, che ha richiamato le immagini delle devastazione dei black bloc durante il G8 di dieci anni fa, è un fatto nazionale e internazionale e il governo italiano è obbligato a risponderne e a prendere i provvedimenti, ricercando le responsabilità di chi ha fallito nella prevenzione. Infine il servizio di controllo all’ingresso dello stadio di Marassi che ha pensato fosse più pericoloso un ragazzino di 14 anni con una felpa della Samp, piuttosto che un seguace di Arkan con il tronchesino in tasca.
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova inaugurata Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Emergenza migranti, lunedì arriva Humanity 1 alla Spezia con 68 migranti: 16 sono minori
-
Pioggia e vento forte sulla Liguria, inizio settimana con il maltempo: le previsioni
- Poliziotti aggrediti a Savona durante una lite: 36enne arrestato
- Alaskan Malamute stremato dal trekking: elisoccorso per cane e proprietaria
-
Il film della settimana: 'Black bag', gioie e dolori di un matrimonio tra spie
-
Il regista genovese Forzano: "Sognavo di fare il disegnatore o la rock star"
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco