Un lungo corteo nel centro di Genova con contrabbasso e vuvuzuelas. E' stata questa la protesta dei dipendenti del Teatro Carlo Felice che si sono fermati davanti alle sedi della Prefettura, della Regione e del Comune alternando musica e rumore, arie d'opera, marce funebri e cori di protesta contro l'ipotesi della cassa integrazione in deroga. Alcuni degli striscioni che li hanno accompagnati lungo la processione recitano: "La chiusura di un teatro è un lutto nazionale" abbinato all' l'immagine del teatro in rovina, realizzata in photoshop, e "Non zittite l'arte". Al termine del corteo, una delegazione, opportunamente agghindata a lutto, ha seguito la seduta monotematica del Consiglio comunale dedicata alla disoccupazione,mentre un'altra ha chiesto di essere ricevuta in Prefettura per consegnare una lettere indirizzata a Roma.
Cronaca
Carlo Felice ancora in piazza
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