Cronaca
Omicidio in un bar, coltello lasciato conficcato nel petto
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Ha lasciato il coltello conficcato dentro il petto della sua vittima il killer che questa mattina alle 6.15 ha accoltellato al cuore un eritreo di 32 anni all'interno del bar "Due Angeli" in via Donghi, nel quartiere genovese di San Fruttuoso. L'omicidio sarebbe avvenuto sotto gli occhi di una barista e del titolare del negozio. L'immigrato, a Genova da una decina di anni con un soggiorno per rifugiato politico, stava bevendo una birra e giocando ad alcuni Gratta e vinci quando è stato colpito a morte. Poco prima la vittima aveva discusso con il titolare del bar chiedendo di poter giocare ai videopoker che aprivano alle 10 del mattino. L'azione dell'assassino è stata fulminea. I due non si sono neppure scambiati una parola. Il killer, con fattezze sudamericane, ha affondato la lama nel petto della vittima ed e fuggito molto probabilmente a piedi. A dare l'allarme è stato lo stesso titolare del bar che ha assistito all'omicidio. L'eritreo è stato soccorso dai sanitari del 118 che si sono precipitati sul posto. Inutili i tentativi di rianimarlo. La salma dello straniero è stata trasferita all'istituto di medicina legale del San Martino a disposizione del pubblico ministero di turno Vittorio Ranieri Miniati che questa mattina ha compiuto un sopralluogo insieme agli agenti della Mobile che stanno indagando sull'omicidio. Secondo quanto spiegato dal dirigente Gaetano Bonaccorso, al momento sarebbero pochi gli elementi in mano alla polizia per riuscire a rintracciare l'assassino. Proprio per questo motivo non sono state fornite le generalità della vittima.
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