Cronaca

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Nella prima quindicina di agosto sono 39 i ristoranti sottoposti a verifica da parte degli ispettori del Nucleo Pesca della Guardia Costiera di Santa Margherita. L'operazione voluta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata dal Centro Controllo attività di Pesca della Direzione Marittima di Genova, ha visto impegnati nell'ambito del territorio di giurisdizione del Circondario Marittimo di Santa Margherita da Moneglia a Portofino 22 militari. Obiettivo principale la tutela del consumatore per gli aspetti legati al rispetto della vigente normativa che regola la commercializzazione di prodotti ittici, dalla rintracciabilità al pescato sotto misura alla corretta indicazione nei menù sullo stato del prodotto. L'attività si è concentrata sulla ristorazione nel periodo di massima affluenza di clienti; a Portofino su 12 ristoranti controllati dall'inizio del mese di agosto, quattro sono stati sanzionati per violazione delle norme sulla rintracciabilità del prodotto ittico (1501 euro di sanzione) e per pubblicità ingannevole (6001 euro di sanzione). Un noto albergo di categoria superiore presentava ai clienti l'indicazione "aragostelle e scampi del golfo" con un asterisco indicante "solo se freschissimo di mercato", ma dal controllo nelle cucine gli scampi e le aragostelle presenti erano tutte regolarmente congelate. A carico dell'hotel una sanzione di 6 mila euro. A Lavagna su 5 ristoranti, due sanzionati per violazione delle norme sulla rintracciabilità; a Sestri Levante altri 5 ristoranti ispezionati e due sanzionati per la medesima mancanza. A Rapallo altra sanzione a un ristorante su un totale di sei sottoposti a controllo. A Santa Margherita Ligure su 5 ristoranti nell'ultima settimana, due sono risultati sprovvisti delle bolle che attestano la provenienza del prodotto ittico e un terzo non esponeva nel menù la prevista indicazione di pesce surgelato.