Cronaca

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L'indulto non incide per nullà sul caso di Donato Bilancia, il serial killer che ha confessato di aver ucciso 17 persone. A precisarlo è il ministero della Giustizia. Il detenuto Bilancia - si legge in una nota - sconta attualmente la pena di 13 ergastoli e potrebbe, solo in linea teorica, usufruire di un permesso premio dopo avere scontato dieci anni di reclusione. Ma, ad oggi, ne ha scontati soltanto otto. L'indulto determina un condono nella espiazione della pena complessiva ed il periodo condonato non può interpretarsi come periodo espiato. Laddove la legge ha voluto consentire che un periodo di tempo trascorso in carcere venisse comunque computato ai fini del conseguimento di un beneficio - precisa ancora il ministero della Giustizia, in riferimento ad alcuni articoli di stampa - lo ha espressamente previsto (come avviene nell'art. 54 dell'Ordinamento Penitenziario con riguardo ai periodi di liberazione anticipata). Nel caso concreto, una interpretazione che faccia ritenere come 'espiato' ai fini del permesso premio il periodo ricompreso nell'indulto appare da escludere, anche alla luce della ratio della legge che ha chiaramente voluto impedire l'uscita dal carcere degli ergastolani prima di dieci anni di effettiva permanenza in detenzione