Politica

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Lo slogan ripetuto allo sfinimento è stato uno solo: “Giù le mani dal San Carlo”. Un migliaio di abitanti del ponente genovese è sceso in piazza per dire no al rischio di ridimensionamento dell’ospedale di Voltri. Neppure l’ipotesi di salvarlo accorpandolo all’Evangelico, come scritto nel piano strategico della Regione, li ha convinti. Per loro, per i comitati del ponente, è fondamentale che quell’area di Genova, spesso dimenticata, possa almeno contare su un ospedale. Senza dover aspettare la costruzione del nuovo nosocomio che nelle intenzioni del comune sorgerà a Cornigliano. Troppo distante, dicono. Ma quella di Voltri è solo una delle proteste che il nuovo piano regionale di razionalizzazione ospedaliera ha scatenato. Anche i sindaci della Valle Scrivia sono in rivolta contro il possibile ridimensionamento dell’ospedale di Busalla. Anche se le parole del sindaco di Casella, Marco Baffetti, che a Primocanale ha annunciato di essere pronto a dimettersi, ha generato non poche polemiche. Tanto che nelle ultime ore ha fatto una sorta di marcia indietro, parlando ai nostri microfoni di “provocazione” per la ricerca di un dialogo con l’assessore Montaldo. Stessa situazione per l’ospedale di Recco, destinato a specializzarsi diventando un polo d’eccellenza ma solo per l’ortopedia. Anche in questo caso i sindaci del Golfo Paradiso annunciano barricate. Sarà da capire se la Regione terrà conto di queste vere e proprie rivolte, o con coraggio andrà avanti sulla strada annunciata.