Cronaca
L'appello del cronista
54 secondi di lettura
Poi ognuno continui a fare quello che meglio crede. Ma è una supplica che viene dal cuore. Spontanea e sincera. E guarda da destra a sinistra passando per il centro: cari politici, piantatela con quelle maledette cinque frasette senza senso. Anzi sei. E' una richiesta, questa. Da oggi nelle vostre promesse fate in modo che oltre a una maggiore concretezza non ci sia più spazio per espressioni del tipo: fare sistema, istituire un tavolo, fare squadra, società civile, spalmare sul territorio, la gente vuole. Basta. Proprio perché la gente non digerisce più questa minestra. E peggio va poi agli sfigati cronisti costretti a mediare, tra voi e loro, senza neanche più la forza di trovare adeguati sinonimi. Già, facciamo finta di crederci anche noi. Promessa: da oggi quelle parole non esistono più. E non barate. Fate uno sforzo linguistico, fatevi consigliare dal vostro vecchio professore di italiano. “Ma è questo che ci chiede la gente”. No, come via d'uscita è pessima. Ed è pure una falsità. Onestà e gergo comprensibile.
Ultime notizie
- Oltre 20 dosi di cocaina in casa, denunciato spacciatore 19enne
-
Frana a Ne, chiusa la SP26: il comune organizza auto per portare i bimbi a scuola
- Duccio Forzano porta la sua regia a Orientamenti: lezione di vita e di mestiere
-
“Visioni. Regolare l’obiettivo”, la rassegna al Ducale dal 20 al 22 novembre
-
People - Imprenditori latinoamericani, storie di lavoro e integrazione
- Tamponamento in A7, lunghe code verso Milano
11° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi