Cronaca

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La Cassazione annulla una multa a un automobilista di Imperia che si è visto recapitare una contravvenzione rilevata dall'autovelox con data sbagliata. Se infatti l' autovelox emette uno scontrino che attesta una violazione dei limiti di un automobilista con l' indicazione sbagliata della data, ciò può essere indice di 'malfunzionamento' dello strumento, pertanto le multe emesse, anche in caso di contestazione immediata dell'agente possono essere invalidate. Lo stabilisce una sentenza della Seconda Sezione Civile della Cassazione. L'automobilista imperiese aveva contestato al giudice di pace di Sanremo la multa per eccesso di velocità perché gli era stata fatta da un agente, in base allo scontrino dell'autovelox, che riportava però una data sbagliata. L'agente di polizia aveva provveduto a correggere la data nel verbale. Ma l'automobilista aveva sostenuto che se la data era sbagliata era possibile che l'apparecchio funzionasse male e quindi non avesse tarato bene la velocità della sua auto, ma secondo il giudice bastava la presenza dell'agente ad attestare l'infrazione. Non è stata dello stesso parere la Suprema Corte che ha annullato la decisione con rinvio ad altro giudice di pace. Secondo i Supremi giudici: "Un apparecchio che rilascia un documento relativo all'infrazione con data diversa da quella reale è certamente portatore di un'anomalia".