Cronaca

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Appena aperto, il processo d’appello per i 25 manifestanti accusati di saccheggio e devastazione al G8 del 2001 nelle vie di Genova, è stato subito sospeso per la richiesta di alcuni avvocati della difesa di stralciare la posizione dei loro assistiti a causa di difetti di notifica. Dopo un’ora di riunione, i giudici della Corte d’Appello hanno deciso di rinviare l’udienza, per 5 imputati. Tre sono stati convocati per il 18 giugno e uno il 13 luglio. Un quinto imputato, il cui legale ha presentato un certificato medico, comparirà nell’udienza del 4 giugno. La seduta odierna prosegue per tutti gli altri manifestanti che, in primo grado, vennero condannati, complessivamente, a 108 anni di reclusione. La sentenza fu emessa il 14 dicembre 2007 dopo oltre sette ore di camera di consiglio. I pm Anna Canepa e Andrea Canciani avevano chiesto complessivamente 225 anni di carcere, contestando a tutti il reato di devastazione e saccheggio, ma l’accusa era rimasta solo per 10 dei condannati per i quali erano comunque previsti tre anni di condono. Alla fine le pene furono comprese tra un minimo di cinque mesi ed un massimo di 11 anni, inflitti a Marina Cugnaschi, considerata la principale esponente dei black bloc. Per dieci imputati la pena fu interamente condonata grazie all’indulto. Una sola imputata, Nadia Sanna, era stata assolta per non aver commesso il fatto.