Il mega progetto che rivoluzione l’ospedale San Martino e l’area universitaria di medicina presenta lati oscuri e altri molto interessanti. Di oscuro c’è il metodo, davvero poco trasparente. Il direttore generale dell’ospedale fa tutto in silenzio e i medici sembramo prigionieri di una cappa di omertà: speriamo che almeno l’assessore regionale alla Sanità ne sappia qualcosa. Le operazioni misteriose destano sempre sospetti anche se sono assolutamente regolari. Quindi hanno perfettamente ragione i consiglieri regionali che, in modo trasversale, da sinistra a destra, chiedono che Mauro Barabino alzi i glutei dalla sua poltrona e venga a spiegare il progetto. L’obiettivo è la razionalizzazione degli edifici: portare un campus universitario all’interno dell’area ospedaliera. Giusto, per evitare i viaggio dei malati lungo i viali del nosocomio. Per dare più confort agli studenti. Giusto concentrare servizi, creare i percorsi terapeutici. Ma alcune dismissioni sono inspiegabili. Soprattutto quando riguardano reparti appena rifatti, dipartimenti appena creati. In questo caso, non essendoci la spiegazione, viene il dubbio che siano soluzioni punitive. Infine l’operazione immobiliare. Sembra enorme e immaginiamo susciterà altrettanto enormi appetiti. E’ corretto che per realizzare questa rivoluzione si devono trovare soldi e vendere edifici per fare cassa. Ma bisogna anche sapere con trasparenza che cosa si vuole fare di questi edifici liberati: villini?, appartamenti di lusso? residence? Autosilos? Il nodo è tutto qui. Perché un progetto che potrebbe significare la svolta in positivo della rete sanitaria genovese (e ligure) non finisca solo in una grandissima operazione di cementificazione.
Cronaca
S. Martino, salute e cemento
1 minuto e 20 secondi di lettura
Ultime notizie
-
Meteo in Liguria, inizio settimana con le nuvole: le previsioni per le prossime ore
- Meteo in Liguria: una domenica di sole, nuvole dal pomeriggio
-
Cena Condivisa, il parroco di San Siro: "Tutti possiamo fare qualcosa per migliorare il centro storico"
-
Cena Condivisa da record, fra abitanti e turisti nei vicoli 5 mila commensali
-
Violenza di Stato, tirannia e vendetta: la Palma d'oro va a 'A simple accident' di Jafar Panahi
- Maxi rissa davanti alla discoteca del terminal traghetti alle tre di notte
IL COMMENTO
Ora aspettiamo la squadra a cui il nuovo sindaco si affiderà
Aspettando una Genova reale dopo una campagna affumicata