Cronaca
Una cinquantina di pendolari liguri a Roma, ricevuti dal sen. Grillo
1 minuto e 8 secondi di lettura
Erano in 500, di cui una cinquantina liguri, a Roma di fronte a Montecitorio alla protesta contro Trenitalia capitanata da Regione Liguria, con l'assessore Vesco in testa, pendolari e consumatori di ogni ordine e grado; e con loro i delegati di Umbria, Marche, Piemonte e Lombardia. Striscioni alla mano, con il supporto dell’ex assessore ai trasporti Luigi Merlo, a Roma di passaggio, parlamentari come Biasotti e Tullo che hanno omaggiato la protesta. Sono stati ricevuti dal senatore Luigi Grillo che, uscito da Montecitorio, ha ascoltato le loro istanze, sotto ombrelli e qualche flash, come quelli di Carlo Palmieri di un comitato dei pendolari. Le richieste sono ormai note: la ripartizione delle risorse statali per siglare il contratto di servizio e a Trenitalia, l’eliminazione delle diversificazioni tariffarie e una maggiore frequenza dei convogli dei pendolari. Entusiasmo da parte degli organizzatori che, al di là delle risposte ,sono riusciti a portare 500 persone a Roma. Il senatore Grillo ha raccolto le loro lamentele e le ha trasmesse poco dopo ai vertici di Trenitalia il cui amministratore delegato Moretti ha lodato l’alta velocità e assicurato che non penalizza il trasporto regionale. Sulle tariffe ha detto che coprono solo il 3,6 per cento dei costi. Insomma, i binari di Trenitalia e quelli dei pendolari continuano a correre paralleli. Non c’è punto di incontro. (Elisabetta Biancalani)
Ultime notizie
- Bimba di 40 giorni muore al Gaslini, tre giorni aveva avuto un arresto cardiaco
- Elezioni, tra veleni e colpi bassi il Pd alla disperata ricerca del candidato
-
Incendio abitazione a Neirone, in fiamme anche i tetti delle case vicine
- Scolmatore del Bisagno, giovedì l'arrivo della "talpa" a Genova
- Elezioni in Ecuador, migliaia di votanti in Liguria
- Addio a Elena, la 18enne "intrappolata" nel corpo di bambina
IL COMMENTO
Candidato Pd: chiudete lo smartphone e cercate un compagno. Di scuola
Due ore in tv per Colombo, ma Genova non può fare di più?