La contestazione antimoschea della Lega Nord a Genova si è spostata dall'esterno di palazzo Tursi, dove si è tenuto un presidio, nell'aula del consiglio comunale, dove il segretario provinciale del Carroccio, Edoardo Rixi, accompagnato dal segretario regionale, Francesco Bruzzone e da una trentina di simpatizzanti della Lega, ha offerto provocatoriamente alla giunta guidata dal sindaco Marta Vincenzi dei salami. I militanti hanno srotolato uno striscione con la scritta "Vincenzi ascolta i cittadini. No alla moschea", gridando "Vergogna, vergogna". In particolare Rixi ha voluto ribadire "l'atteggiamento indegno del sindaco che non ha dato l'annuncio in commissione urbanistica bensì ai giornali". Alcuni consiglieri del centrodestra si sono fatti dare i salami mentre la Vincenzi, contrariata, ha battuto le mani con sarcasmo, commentando a bassa voce "Bravi, bravi". Alcuni leghisti sono stati fatti allontanare dal presidente del consiglio comunale che ha chiamato la polizia municipale. La seduta è stata sospesa per cinque minuti a causa delle proteste di un militante che urlando "dovete guardare gli invalidi, chi ha bisogno, fare posti di lavoro, non fare le moschee" è stato allontanato da quattro vigili urbani. Il sindaco Vincenzi rispondendo al militante ha detto: "Ditelo a Berlusconi di fare posti di lavoro" e, rivolta ai manifestanti della Lega Nord, "bisognerebbe buttarli fuori".
Cronaca
Moschea, la Lega Nord consegna salame al sindaco in consiglio
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Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?