Dunque l’omicidio con quaranta coltellate per strada di una giovane donna vale, secondo la giustizia italiana, sedici anni. Anzi, sedici anni di carcere più un soggiorno di altri cinque anni in un ospedale psichiatrico. E' quanto deciso dai giudici del Tribunale di Sanremo nei confronti di Luca Delfino, l'omicida di Antonietta Multari, sua ex fidanzata.
C’è da rabbrividire.
La vita umana è davvero considerata così poco? Uccidere senza un motivo, senza una provocazione, ma solo per odio e follia vale sedici anni? Secondo alcuni giudici è così.
Penso solo al dolore dei genitori della vittima. La sentenza, “esemplare” nel suo clamore, è un’altra coltellata. Forse ancora più profonda, perché pensata, meditata, giustificata da un dispositivo.
Con i costumi cui siamo abituati, cioè la regola dell’incertezza della pena che è una sorta di optional, (si legge sedici,ma alla fine saranno meno), questo signore dal coltello facile uscirà prima, pronto per essere chiamato da qualche Rettore italico a tenere una lezione all’Università.
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