Politica
Via libera alla fusione tra Iride e Enia. La sede sarà a Reggio Emilia
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Prende il via, con l'approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione nella tarda serata di ieri, il progetto di aggregazione tra Enia e Iride. Il rapporto di concambio è stato fissato, si legge in una nota, in 4,2 azioni Iride ogni azione Enia. C'é inoltre la possibilità -le società si sono riservate di decidere in merito- che venga distribuito ante fusione un dividendo straordinario che non altererà il rapporto di concambio. La società post-fusione avrà sede legale a Reggio Emilia e sedi operative a Genova, Parma, Piacenza e Torino. Il consiglio di amministrazione sarà composto da 13 membri di cui due rappresentanti della minoranza. Lo statuto prevederà il limite del 5% al possesso azionario da parte di privati, così come già previsto dallo statuto di Enia e di Iride, mentre tra gli azionisti di controllo, Fsu (Finanziaria Sviluppo Utilities, controllata pariteticamente dal Comune di Torino e dal Comune di Genova e socio di maggioranza di Iride) e i Comuni parte del patto parasociale di Enia stipuleranno un patto parasociale che dovrà essere sottoscritto da almeno il 51% del capitale sociale della società post-fusione. A seguito della fusione Finanziaria Sviluppo Utilities avrà il 36% della nuova società; Enia il 24%; Equiter (Gruppo IntesaSanpaolo) il 3%; Fondazione Cassa di Risparmio di Torino: 3%. Entro il 17 ottobre l'accordo sarà stipulato ed entro il 24 ottobre i cda lo dovranno approvare; entro la data dell'assemblea l'operazione e i patti parasociali dovranno essere approvati dai consigli comunali ed indicativamente entro il 23 dicembre in prima convocazione ed entro il 16 gennaio 2009 in seconda convocazione i soci saranno chiamati a deliberare sulla fusione.
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