Evitare che le prostitute nigeriane salgano sul treno a Genova o che, perlomeno, smettano di scendere a Lavagna. Lo chiede il sindaco della cittadina del Tigullio, Giuliano Vaccarezza, già firmatario dell' ordinanza con la quale i clienti delle 'lucciole' vengono multati, il quale ha scritto una lettera inviata al prefetto e al questore di Genova. Vaccarezza spiega: "C'è un gruppo di prostitute nigeriane che partono presumibilmente in treno da Genova e arrivano a Lavagna verso le 22 ogni sera: una volta in città si distribuiscono nelle strade attorno alla stazione". Le lucciole, dice ancora il sindaco, restano un'ora, un'ora e mezza poi, "forse disturbate dalla massiccia presenza delle forze di polizia", riprendono il treno in direzione ponente. La loro presenza, spiega ancora il sindaco di Lavagna, è "disturbante anche per la modalità particolarmente aggressiva e sguaiata con le quali si propongono ai potenziali clienti e per la loro ubicazione nel centro cittadino". Vaccarezza chiede dunque controlli mirati e preventivi in collaborazione con la Polfer per "bloccare le prostitute prima che salgano sui treni, oppure, più agevolmente, direttamente sul treno in modo da ostacolarne la discesa a Lavagna".
Cronaca
Il sindaco contro le prostitute: "Non fatele salire sul treno"
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