Politica
Via allo sgombero dei bassi, ma il problema rischia di spostarsi
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E' pronta la delibera del Comune di Genova per sgomberare dalle prostitute i bassi, ovvero i locali a piano strada nei vicoli nel cuore della città vecchia, utilizzati per il mercato del sesso. Le prime diffide ai proprietari dei locali partiranno all'inizio di settembre. L'ordinanza, che recepisce il decreto sicurezza Maroni ed è gia al centro di polemiche anche in seno alla maggioranza di centrosinistra, è stata messa a punto nei dettagli ieri sera. Dopo l'ok del Prefetto sarà firmata dal sindaco. L'obiettivo "é di eliminare il degrado che deriva anche dalla prostituzione e di restituire la zona della Maddalena a abitanti, turisti e commercianti. Sarà compito di altri affrontare il problema della prostituzione alle radici". Su 2.500 'bassi' censiti, sono 40 quelli dati in affitto a lucciole, per 700-800 euro al mese. Ora dovranno essere adibiti solo ad attività con partita iva e visibili con vetrine come previsto per gli esercizi pubblici. Chi non ottempererà, dopo la diffida avrà una denuncia penale e per il locale verrà chiesto il sequestro preventivo. Contro il provvedimento si sono espressi i rappresentanti di Rifondazione Comunista, che si incontreranno con il sindaco la prossima settimana. Se gli abitanti del centro storico si dicono favorevoli alla delibera, chi vive nelle delegazioni del ponente, in particolare a Sampierdarena e Cornigliano, è invece preoccupato per il fatto che il problema prostituzione possa spostarsi ulteriormente in quelle zone.
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