Cronaca

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Sarà replicato a settembre lo sciopero della spesa, l’iniziativa lanciata dalle associazioni Adisbef, Federconsumatori, Codacons e Adoc che, in particolare, vuole attirare l’attenzione sul “caro pane”. L’11 settembre si deciderà a Roma la modalità dello sciopero e le iniziative territoriali e regionali. L’astensione dalla spesa mira a colpire le speculazioni, spiegano le associazioni, perché se “è vero che a determinare gli aumenti dei prezzi c’è anche un problema legato alla congiuntura economica – spiega Carmela Minniti, presidente ligure di Federconsumatori – va aggiunto che ognuno fa quello che vuole. Perché, ad esempio, quando diminuisce il prezzo del petrolio non scende anche quello della benzia”. Dalla stima di Federconsumatori si prevede che, quest’anno, per i soli generi alimentari ogni famiglia spenderà 500 euro in più rispetto al 2007. “Il problema – continua la Minniti – à nella filiera dal produttore al consumatore”. E si portano ad esempio le carote che nel passaggio dal campo alla tavola subiscono un rincaro che da 10 centesimi diventa un euro al chilo. La richiesta dell’associazione alle istituzioni è quindi un maggiore controllo sulla filiera. Il segnale saranno i carrelli vuoti a settembre. Intanto la Regione Liguria “blocca” i prezzi fino a novembre, dopo la prima ondata che ha salvaguardato un centinaio di prodotti base per tutta l’estate. Significa quindi arrivare al 2009 senza grossi scompensi sulla borsa della spesa in Liguria. Oggi in Regione, l’assessore Renzo Guccinelli mette attorno a un tavolo tutti i maggiori operatori del commercio (Coop, Basko, Conad e rappresentanti delle piccole imprese e dei negozi al dettaglio).