Cronaca

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Massacrò il nonno di 78 anni, colpendolo a morte con bastone. I giudice della corte d'assise di Genova hanno condannato a otto anni di reclusione, con il rito abbreviato, Isaia Ghidet, 23 anni, riconosciuto colpevole di omcidio preterintenzionale per aver picchiato ferocemente lo scorso autunno il nonno che morì tre mesi dopo per le ferite riportate. L'anziano era intervenuto in difesa della figlia, madre del giovane, aggredita durante un litigio in casa, nel quartiere di Sturla. Il nipote si rivoltò contro di lui e lo picchiò anche con un bastone. Il nonno fu ricoverato in ospedale il 7 ottobre e mortì il giorno di Natale. Il pm Sabrina Monteverde aveva chiesto la condanna a otto anni di reclusione. Il difensore, avv. Simona Correa, ha annunciato che presenterà appello. Al giovane sono state concesse le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti mentre gli è stata revocata la sospensione condizionale della pena in riferimento a un altro episodio per il quale era accusato di resistenza a pubblico ufficiale.Quando il nonno del giovane morì, il pm Sabrina Monteverde affidò la perizia al dott. Francesco Ventura dell'istituto di medicina legale il quale stabilì che vi era un nesso di causalità tra gli atti lesivi e la morte. Ghidet fu arrestato con l'accusa di omicidio preterintenzionale aggravato dall'arma, dal vincolo familiare e dall'ubriachezza abituale. Il giovane fu anche accusato di maltrattamenti nei confronti del nonno e della madre. Ghidet si era reso protagonista di un altro episodio nel gennaio 2007 quando aveva colpito il nonno con calci e pugni: l'anziano fu salvato dall'intervento di una pattuglia di carabinieri chiamati dalla madre dell'aggressore. In quella circostanza fu arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: trascorse una notte in carcere e fu processato per direttissima. Stamani il suo difensore, avv. Simona Correa, oltre all'assoluzione, aveva chiesto una perizia psichiatrica per il suo cliente. "A mio avviso - ha commentato il legale - avrebbero dovuto accogliere la richiesta di sottoporre Ghidet a perizia psichiatrica per stabilire l'esistenza o meno di una incapacità totale o parziale di intendere e di volere".