Politica

2 minuti e 33 secondi di lettura

Alla fine il dato richiesto – almeno quello sul concerto di Vasco Rossi – è emerso: nella lettera inviata dal sindaco Vincenzi a Primocanale dopo l’inchiesta sui costi del Summer Festival si legge chiaramente che il Comune per Vasco ha speso 235 mila euro oltre Iva. Lo scrive proprio il primo cittadino:

“La partecipazione alle spese richiesta alla città da Milano Concerti, organizzatore esclusivista e proprietario dei diritti del tour di Vasco Rossi, è stata di euro 235.000 oltre IVA”

Tenendo conto che le pubbliche amministrazioni non deducono l’Iva, il costo per Tursi sale a 282 mila euro. A questi soldi vanno aggiunti quelli spesi per pagare l’area della Fiera, come ammette il sindaco:

“Per la concessione demaniale relativa all’area del concerto sono stati spesi dal Comune circa 11.300 euro”.

Insomma, alla fine Vasco, per una sera ci è costato quasi 300 mila euro. Genova se lo può permettere? E le entrate dei biglietti venduti che spese hanno coperto? E gli sponsor, sempre che ce ne fossero visto che al concerto con compariva alcuna sponsorizzazione, perché non hanno coperto le spese sostenute invece dal Comune? Tursi dice che loro hanno coperto anche il concerto di Vasco, ma perchè non ce n'era neppure uno presente? Non si era detto che l’amministrazione comunale non avrebbe dovuto spendere nulla per questi eventi? Attendiamo nuove risposte.

Al di là del concerto di Vasco, veniamo al resto del cartellone del Summer Festival. In questo caso, caro Sindaco, la sua risposta – ci permetta – è quantomeno incompleta. Ancora non sappiamo a quanto ammonta il costo complessivo del Summer Festival e qual è il costo di ogni singolo evento. Oltre al Comune, chi sono gli organizzatori? E i contratti di sponsorizzazione sono stati già completati oppue come scrive il sindaco nella sua lettera qualche società ed ente deve ancora sottoscriverli? E poi, chi ha firmato i contratti, chi li ha stipulati con gli sponsor?

Ancora, come mai nei cartelloni compaiono alcuni sponsor che il sindaco nella sua lettera non ha citato, come Fincantieri, Elsag Datamat, Selex Comunication, Ansaldo Energia, Ansaldo Sts. Che contributo hanno dato per comparire come “Sponsor Istituzionali”? E gli altri sponsor, quanto hanno versato? Carige, Gruppo Giacomazzi, Qui Group, Bentley, Dab, Conad, Fnac, quanto pagano e per quali eventi? E cosa è dato loro in cambio?

Lo stesso valga per le società partecipate dal comune inserite sempre tra gli sponsor e suelle quali dovrebbe esserci ancora più trasparenza. Stiamo parlando di Iride, Amt, Aster, Amiu, che non sono state citate nella lettera. Quanto hanno finanziato? Che contratto è stato stipulato? Ecco perché non possiamo essere soddisfatti pienamente della seppur tempestiva risposta del sindaco di Genova sui costi del Summer Festival.

Ci sono ancora alcuni aspetti sui quali vorremmo fosse fatta chiarezza, ad esempio sulla gestione di costi e ricavi sotto il profilo procedurale. Aspettiamo una nuova, dettagliata, risposta, nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza tra pubblica amministrazione e cittadini. (Davide Lentini)